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I nuovi concorsi pubblici, tra sedi decentrate e videoconferenze
Le novità del Decreto Aprile (con infografica della Funzione pubblica): 2800 posti messi al bando in tutto il Sud. Ecco come riparte la macchina delle assunzioni pubbliche

Il Dipartimento della Funzione pubblica ha raccolto in un’apposita infografica tutte le novità in materia di concorsi pubblici ai sensi dell’articolo 10 del decreto legge n. 44/2021. In via tassativa si dovrà programmare una sola prova scritta e una prova orale, i titoli riconosciuti acquisiranno valore ai fini dell’ammissione alle fasi successive e sarà fatto ampio utilizzo degli strumenti informatici. Sarà invece possibile, e non obbligatorio, allestire sedi decentrate per evitare affollamenti, mentre la prova orale si potrà sostenere mediante videoconferenza. Queste modalità informeranno lo svolgimento dei concorsi già banditi, ai sensi del comma 3 del citato articolo 10, anche tenendo conto delle risorse disponibili.

I concorsi

Per quanto concerne i 2.800 posti messi al bando per rafforzare gli Enti locali e le PA del Sud, oltre alle misure già enumerate, la prova scritta sarà unica e costituita da quesiti a risposta multipla e il Dipartimento si avvarrà anche di Formez PA per ottenere supporto nella predisposizione e pubblicazione del bando. Riparte anche il concorso in Campania, volto all’assunzione di 2.243 dipendenti con qualifica non dirigenziale. Sono fatte salve le prove già espletate, quindi il punteggio ottenuto dai candidati concorrerà a formare la graduatoria finale di merito; la contestualità delle prove non è garantita, ma si assicura trasparenza e omogeneità delle stesse. Ben tre concorsi, infine, sono messi al bando dal Comune di Roma, per un totale di 1.512 unità di personale a tempo indeterminato: sono pervenute finora circa 177.000 domande di partecipazione; in settimana si terrà un tavolo tecnico per definire il compimento della normativa. Tali disposizioni, ai sensi dei commi 7 e 8, si applicano anche alle procedure concorsuali indette dalla commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle PA, mentre non incideranno sulle procedure di reclutamento del personale soggetto al regime di diritto pubblico, quindi magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati, militari, ecc. Il comma 9, infine, reca le nuove linee guida in materia validate dal comitato tecnico scientifico: la prova in presenza, a partire dal 3 maggio, potrà durare massimo 1 ora; candidati e personale dovranno effettuare il tampone nelle 48 ore precedenti; è obbligatorio indossare la mascherina, modalità ffp2, e tracciare percorsi differenziati per ingressi e uscite; dovrà infine assicurarsi la collaborazione con il sistema di protezione civile regionale e nazionale per l’organizzazione delle prove.

>> Leggi anche Decreto Aprile: le novità in materia di concorsi pubblici.

Il commento di Antonio Decaro

La ripresa dei concorsi pubblici ha riscosso il consenso del presidente dell’ANCI Antonio Decaro, da mesi preoccupato a causa delle difficoltà che il blocco ha arrecato ai Comuni: “Nell’ultimo decreto covid, sono state accolte alcune importanti richieste che avevamo avanzato per rilanciare i concorsi. Nel decreto di aprile sono state disposte procedure semplificate, si spinge sull’utilizzo degli strumenti digitali e, dopo l’aggiornamento dei protocolli di sicurezza, si consente una partecipazione più numerosa alle prove in presenza. Ora, proseguendo nella collaborazione già avviata con il ministro Brunetta, ci aspettiamo di entrare nel merito delle nuove misure necessarie per un reclutamento straordinario: abbiamo stimato in circa sessantamila unità il fabbisogno degli ottomila Comuni italiani dopo dieci anni durante i quali il personale si è ridotto del 20 per cento”.

>> L’INFOGRAFICA DEL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA.

 


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