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Sottoscritto il Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale: le principali novità in tema di pubblico impiego
Nella giornata di ieri il varo del protocollo con il Premier Draghi, il ministro della PA e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil

di AMEDEO SCARSELLA

Contrattazione collettiva e decentrata, relazioni sindacali, revisione dei sistemi di classificazione, formazione, sviluppo di carriera e lavoro agile al centro dell’accordo sottoscritto ieri a Palazzo Chigi, cd “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”, tra il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta e i Segretari generali Maurizio Landini (Cgil), Luigi Sbarra (Cisl), e Pierpaolo Bombardieri (Uil).
Il protocollo è stato sottoscritto il giorno successivo a quello in cui il Ministro Brunetta ha presentato, alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro di Camera e Senato, le linee programmatiche del proprio mandato e si pone in perfetta coerenza con esse. Nelle linee programmatiche si prende atto che “la Pubblica Amministrazione deve diventare un acceleratore della crescita economica e sociale, un catalizzatore della ripresa” e non invece un freno. Il capitale umano è “il tema chiave per il futuro del Paese e della nostra Pubblica Amministrazione. Sulle persone si gioca infatti il successo non solo del PNRR, ma di qualsiasi politica pubblica indirizzata a cittadini e imprese. Centrali sono: formazione, valorizzazione, organizzazione del lavoro, responsabilità”.
Queste le direttrici principali del “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”.

Accelerazione sul rinnovo dei contratti collettivi per il triennio 2019-2021 e nuova stagione di relazioni sindacali
Il Patto individua la necessità di avviare una nuova stagione di relazioni sindacali, fondata sul confronto con le organizzazioni, prevedendo di portare a compimento i rinnovi contrattuali del triennio 2019-2021, ritenendoli un fondamentale investimento politico e sociale. In particolare, quanto ai rinnovi contrattuali, il Governo si impegna in tempi brevi ad emanare “gli atti di indirizzo di propria competenza per il riavvio della stagione contrattuale sia ai fini della stipulazione del contratto collettivo nazionale quadro sui comparti e aree di contrattazione collettiva, che con riferimento ai singoli comparti e aree, nonché a sollecitare i Comitati di settore per quanto di competenza”.
Quanto alle relazioni sindacali “nell’ambito dei nuovi contratti collettivi, alla luce degli effetti delle nuove discipline in materia di relazioni sindacali già previste nei contratti del triennio 2016-2018 per tutte le aree e i comparti di contrattazione collettiva, saranno adeguati i sistemi di partecipazione sindacale, favorendo processi di dialogo costante fra le parti, valorizzando strumenti innovativi di partecipazione organizzativa, a partire dagli OPI, che implementino l’attuale sistema di relazioni sindacali sia sul fronte dell’innovazione che su quello della sicurezza sul lavoro”.

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>> PER APPROFONDIRE – RASSEGNA STAMPA:
Patto per l’innovazione del lavoro pubblico/1 – Draghi: “Questo solo il primo passo, ora investimenti e nuovi lavori”.
Patto per l’innovazione del lavoro pubblico/2 – Sindacati: “Bene il metodo e il merito adesso i contratti nazionali”.


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