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Elezioni 2020: le indicazioni del Viminale ai prefetti su misure di sicurezza e modalità di voto
Obbligo di mascherina nei seggi e conferma del trasferimento fuori dagli edifici scolastici di 520 sezioni elettorali. In fase di conversione in legge il decreto 103/2020 (sicurezza nelle operazioni di voto nelle consultazioni elettorali e referendarie dell'anno 2020)

Al doppio “election day” del 20-21 settembre tutti gli elettori dovranno recarsi al voto muniti di mascherina e indossarla nel rispetto delle normative vigenti. A rammentarlo è la circolare del 20 agosto scorso, n. 41, inviata dal Viminale ai prefetti, con riferimento ad alcune raccomandazioni contenute nel Protocollo sanitario e di sicurezza, sottoscritto dai ministri dell’Interno e della Salute, per garantire la massima sicurezza e prevenzione dai rischi di contagio.
Analogo obbligo per i presidenti e gli scrutatori di seggio che dovranno sostituire il dispositivo ogni 4 – 6 ore e tutte le volte che risulti inumidito, sporco o renda difficoltosa la respirazione.

La modalità di voto

Come indicato, inoltre, nell’art. 1 del decreto legge 14 agosto 2020, n. 103 “limitatamente alle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2020, l’elettore, dopo essersi recato in cabina e aver votato e ripiegato la scheda, provvede ad inserirla nell’urna”. Diversa è la modalità prevista per le elezioni politiche suppletive che tiene conto delle caratteristiche antifrode delle relative schede di voto. Qui l’elettore dovrà consegnare direttamente la scheda al presidente di seggio o a uno scrutatore da lui delegato. Per tale operazione, è previsto l’uso dei guanti da parte del componente del seggio che inserisce la scheda nell’urna.

Spostamento sezioni elettorali fuori dagli edifici scolastici

Nel frattempo alla data del 4 settembre sono 185 i Comuni che hanno previsto lo spostamento di 520 sezioni elettorali in immobili diversi dagli edifici scolastici in occasione delle consultazioni elettorali del 20 e 21 settembre. Lo hanno comunicato prefetture e commissariati di Governo a seguito della ricognizione avviata nei mesi scorsi per individuare soluzioni organizzative in grado di limitare le conseguenze sullo svolgimento dell’attività delle scuole, che riprenderanno il prossimo 14 settembre, dopo la lunga sospensione per l’emergenza Coronavirus.
Ed al fine di individuare misure per evitare di interferire con l’attività didattica, il Viminale ha istituito un apposito gruppo di lavoro con il fine di incrementare il numero dei seggi extrascolastici in vista delle prossime elezioni del 2021.
In base ai dati pubblicati su Eligendo, alla data del 2 settembre sono 51.559.898 gli elettori chiamati ad esprimersi per il referendum costituzionale e 18.590.081 quelli per le elezioni regionali, che interessano 6 Regioni a statuto ordinario (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto) e 1 a statuto speciale (Valle d’Aosta). Per le elezioni amministrative saranno chiamati al voto gli elettori di 1.179 Comuni italiani, per un totale di 6.849.493 persone.
È infine disponibile il dossier del Servizio studi di Camera e n. 287 del 7 settembre 2020 recante “Modalità operative, precauzionali e di sicurezza per la raccolta del voto nelle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2020. D.L. 103/2020 – A.S. 1924”. Da ieri, infatti, in Commissione Affari costituzionali, è stato avviato l’esame del ddl di conversione decreto legge n. 103/2020.

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