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CCNL Dirigenza Funzioni locali: finalmente valorizzati e semplificati gli obiettivi
Le valutazioni del presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, dopo l’ok alla preintesa

Al termine di una lunga e complessa negoziazione, che è proseguita in modo serrato anche a distanza, a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria da Coronavirus, è stata firmata emergenza sanitaria da Coronavirus, è stata firmata la preintesa del contratto collettivo nazionale 2016-2018 dei dirigenti e dei segretari comunali. Il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, ha ricordato come si tratti di un contratto “che impatta su oltre diecimila lavoratori, tra dirigenti degli enti territoriali e segretari comunali e provinciali, con corresponsione di circa novemila euro pro capite di arretrati contrattuali e un incremento medio mensile di circa 230 euro”.

Le novità però non riguardano solo gli aspetti finanziari, si legge nel comunicato emesso dall’Associazione dei Comuni. “Si tratta di un rinnovo che non si limita ad attribuire maggiori risorse dopo una lunga sospensione dei contratti della PA – ha rilevato Decaro – ma incide in modo innovativo sugli istituti normativi ed economici più rilevanti di parte datoriale. In particolare, sarà garantita la presenza giornaliera in servizio dei dirigenti e dei segretari in base alle esigenze organizzative e al fine di coordinare gli uffici”. È prevista la possibilità di incentivi economici per la mobilità dei dirigenti verso i Comuni disagiati. Sono semplificate le regole per il recesso in caso di responsabilità dirigenziale. Sono state individuate forme più semplici ed efficaci per la costituzione del fondo per la retribuzione accessoria dei dirigenti, superando le criticità finora incontrate nei contratti decentrati. Infine, rispetto ai segretari comunali, è stato sancito il principio per cui costituisce violazione dei doveri d’ufficio, ai fini della revoca, il mancato o inadeguato svolgimento dei compiti di sovraintendenza e coordinamento della dirigenza, rinviando a una commissione paritetica la ridefinzione della maggiorazione già prevista dal contratto decentrato integrativo che rimane comunque confermato.

Esprimo soddisfazione a nome dei sindaci – ha concluso il numero uno dell’ANCI – per un contratto che valorizza il ruolo dei dirigenti e dei segretari e ringrazio il presidente dell’ARAN, Antonio Naddeo, che è riuscito a chiudere il primo CCNL negoziato in videoconferenza. Il nostro auspicio ora è che si arrivi in tempi brevi alla certificazione e alla firma definitiva di un testo che ci pare punta a valorizzare il risultato che una classe dirigente deve esprimere nel proprio lavoro quotidiano”.” target=”_blank” rel=”noopener”>la preintesa del contratto collettivo nazionale 2016-2018 dei dirigenti e dei segretari comunali. Il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, ha ricordato come si tratti di un contratto “che impatta su oltre diecimila lavoratori, tra dirigenti degli enti territoriali e segretari comunali e provinciali, con corresponsione di circa novemila euro pro capite di arretrati contrattuali e un incremento medio mensile di circa 230 euro”.

>> IL PERCORSO CHE HA PORTATO AL RINNOVO DEL CONTRATTO.


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