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Piccoli Comuni: riconosciuta la nuova indennità ai sindaci
La soddisfazione dei vertici ANCI: “Indennità portata a 1.500 euro con decorrenza dal primo gennaio 2020, grazie anche al contributo di 10 milioni di euro che arriverà direttamente dal Ministero dell’Interno”

“Un grande risultato ottenuto dall’ANCI e dai sindaci dopo una storica battaglia che finalmente giunge al proprio coronamento: l’indennità dei primi cittadini dei piccoli Comuni sarà portata a 1.500 euro, con decorrenza dal primo gennaio 2020, grazie anche al contributo di 10 milioni di euro che arriverà direttamente dal Ministero dell’Interno”. Ad affermarlo è il vicepresidente vicario dell’ANCI, Roberto Pella commentando la decisione assunta ieri dalla Conferenza Stato-Città che ha incrementato l’indennità riconosciuta agli amministratori dei centri con popolazione fino a 3mila abitanti.

Per chi guida un ente fino a mille abitanti si tratta di un aumento da 497,35 euro lordi al mese, per la fascia fra 1.001 e 3mila l’incremento è da 357,91. Lo Stato aiuterà i Comuni ad adeguare questa indennità distribuendo, appunto, il fondo da 10 milioni di euro messo a disposizione dal collegato fiscale alla manovra 2020, lo stesso provvedimento che ha introdotto l’indennità «di dignità» chiesta dagli amministratori locali con le campagne di ALI e ANCI.
“Si tratta di una battaglia di civiltà, che – aggiunge Pella – riconosce, non più solo a parole, i meriti di chi assume tale ruolo e la necessità di garantire un congruo riconoscimento per coloro che svolgono il compito di primi cittadini con dignità ed efficacia. Una battaglia che ha visto la nostra Associazione in prima linea per assicurare adeguato trattamento a tutti gli amministratori locali, a prescindere dalla dimensione territoriale delle comunità che sono chiamate a gestire”.

“Per la maggior parte degli adempimenti – ricorda il vice presidente vicario – il sindaco del Comune più piccolo d’Italia ha le stesse responsabilità, le stesse leggi e le stesse regole che hanno gli amministratori della capitale del Paese”. Pella ringrazia per il risultato ottenuto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il sottosegretario Achille Variati, “per aver saputo comprendere la rilevanza del tema portandolo a compimento fino in fondo, anche con un’indubbia sensibilità umana per le ragioni degli amministratori locali”.
Come si può leggere questa mattina sul Sole 24 Ore, i numeri giungono dal decreto attuativo dell’articolo 57-quater del decreto legge 124/2019, quello appunto che ha introdotto le nuove indennità per i sindaci dei Comuni più piccoli. E spiegano che, nel più classico incrocio di regole all’italiana, l’aumento si applica insieme a un taglio, perché sulla base di calcolo pesa la riduzione del 10% alle indennità previste dalle regole nazionali introdotta 15 anni fa (comma 54 della legge 266/2005) in una delle tante campagne sui «costi della politica». Di qui le cifre, che nonostante tutto lo Stato riesce a coprire solo per poco più di metà.

>> LE INDENNITA’ PER FASCIA DI ABITANTI.


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