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Iniziative per il rilancio “Italia 2020-2022”
Il dossier elaborato dal Comitato di esperti in materia economica e sociale per la ripresa: "Più tecnologia e meno timbri per una PA alleata di cittadini e imprese"

Proponiamo di seguito una sintesi del Piano per la “Fase 3” elaborato dalla task force guidata da Vittorio Colao, il manager incaricato dal Governo di redigere una “road map” per l’uscita dall’emergenza e per il riavvio delle attività: il “comitato di esperti in materia economica e sociale” chiamati dal Governo Conte li ha racchiusi in un dossier che ha intitolato “Iniziative per il rilancio 2020-2022”.

1) Conciliare il rilancio delle imprese con il sostegno al lavoro perché siano “il volano dell’economia”;
2) Tenere insieme lo sviluppo delle infrastrutture e la tutela dell’ambiente come “volano” del rilancio”;
3)Turismo, arte e cultura come “brand del Paese”;
4) Pubblica Amministrazione “alleata dei cittadini e imprese”;
5) Istruzione, ricerca e competenze come “fattori chiave per lo sviluppo;
6) Individui e famiglie “in una società più inclusiva e equa”.

Con riferimento al primo punto, sottolinea il documento della task force, che le infrastrutture e l’ambiente sono il “volano del rilancio”, spiega il piano messo a punto dalla task force. In primo luogo perché i lavori connessi alla creazione di nuove infrastrutture e al “Green Deal” italiano metteranno in moto masse finanziarie e forze lavorative ingenti, e poi perché proprio queste infrastrutture aiuteranno il Paese a crescere di più nel futuro. Proprio per questo si propone di semplificare l’applicazione del codice degli appalti, applicando alle infrastrutture “di interesse strategico” le direttive europee e, parallelamente, rivedere la normativa in un nuovo codice, basato sulle stesse direttive.
Al tempo stesso andranno rimossi gli ostacoli alla loro realizzazione anche attraverso “leggi o protocolli nazionali di realizzazione non opponibili da Enti locali”, con una “unità di presidio” presso la Presidenza del Consiglio. Necessario anche “sburocratizzare i processi con la Pubblica Amministrazione, formalizzando tramite ricevuta telematica la formazione del silenzio assenso e vietando la richiesta di documenti specifici (da parte della PA) laddove l’autocertificazione è accettabile”.

Con riferimento invece al quarto punto, quello relativo alla Pubblica Amministrazione, si legge nel documento come “la Pubblica Amministrazione (PA) soffre da tempo di una situazione di inefficienza, soprattutto al confronto con gli altri paesi europei. Ciò, in primo luogo, a causa di una cultura che privilegia le procedure rispetto ai risultati e contribuisce ad un rallentamento dell’azione amministrativa e a una qualità dei servizi al di sotto dei migliori standard internazionali. Inoltre, la PA fa un uso ancora limitato di strumenti digitali e si ritrova con una forza lavoro più anziana (l’età media dei dipendenti è la più alta dei paesi OCSE), meno istruita rispetto alla media europea e sbilanciata verso le competenze giuridiche. Infine, le strutture soffrono di una limitata capacità di rinnovamento di competenze anche a causa di una spesa in formazione estremamente ridotta e di una scarsa valorizzazione di merito e competenze.
Tutto ciò influenza negativamente il rapporto di fiducia con i cittadini e con le imprese, che percepiscono la PA come scarsamente efficace ed efficiente. Per questo la PA ha l’imperativo di trasformarsi per essere finalmente vista come un vero alleato. Tale trasformazione non è più rinviabile ed è ora possibile anche grazie alla disponibilità di ingenti risorse economiche provenienti dall’Unione Europea, da investire in interventi di modernizzazione nel prossimo quadriennio.
L’obiettivo ultimo è rendere le amministrazioni pubbliche forti, competenti e motivate, dotate di un capitale umano di alta qualità per poter indirizzare al meglio tanto le misure emergenziali quanto le politiche orientate al futuro. Vicine ai cittadini, alla società civile e alle imprese, capaci di raccoglierne i bisogni e le domande traducendole in azioni semplificate, veloci, comprensibili e trasparenti”.

> CONSULTA IL DOSSIER INTEGRALE “INIZIATIVE PER IL RILANCIO 2020-2022″.

> LE SCHEDE DI LAVORO ELABORATE DAL COMITATO.

 


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