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Coronavirus, "Fase 2": i Comuni chiedono un cambio di passo al Governo
I sindaci delle Città metropolitane scrivono al premier Conte: "Senza una manovra di aggiustamento, urgente e indifferibile, salteranno i servizi essenziali di tutte le città italiane"

I sindaci metropolitani, con al vertice il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, hanno scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, chiedendo un incontro per rappresentare le esigenze delle città, fondamentali nella fase di ripartenza, dopo il periodo di emergenza.
“Caro presidente – scrivono Decaro, Raggi, Sala, de Magistris, Appendino, Orlando, Bucci, Merola, Nardella, Pogliese, Brugnaro, Falcomatà e Truzzu – questa lettera non è un elenco di rivendicazioni in nome dei Comuni, non è una sequenza di istanze relative a questo o a quel capitolo del bilancio, non è neppure una richiesta di incontro come tutte le altre. Noi sindaci delle Città metropolitane oggi ti rivolgiamo una esortazione nell’interesse del Paese. Siamo convinti, più che mai, che senza una manovra di aggiustamento, urgente e indifferibile, salteranno i servizi essenziali di tutte le Città italiane. Il rischio potrebbe essere un drammatico lockdown delle attività che, quotidianamente, i Comuni svolgono in ogni angolo del nostro Paese per i loro cittadini. Se di ciò non si prende piena e profonda consapevolezza, a farne le spese saranno le Città d’Italia e cioè l’Italia stessa”.

Ecco le dichiarazioni rilasciate da Decaro, al termine dell’incontro svoltosi poi effettivamente ieri nel pomeriggio in videoconferenza: “Abbiamo presentato al presidente Conte cinque punti fondamentali su cui chiediamo l’impegno del Governo: riconoscimento del ruolo dei sindaci nell’attuazione di politiche per la ripresa attraverso l’assegnazione diretta di fondi per cultura, turismo, mobilitò e welfare; ulteriori 3 miliardi, oltre i 3 assegnati nel Decreto Rilancio, per chiudere i bilanci compensando le minori entrate di questi mesi; flessibilizzazione delle regole relative ai vincoli finanziari, norme straordinarie per la gestione degli squilibri di bilancio per il 2020; sospensione dei piani di rientro per tutti i Comuni per il 2020 e dei procedimenti riguardanti la verifica dei piani di riequilibrio pluriennali; regole semplificate e poteri commissariali per la realizzazione di alcune opere prioritarie e urgenti”.
“Ci aspettiamo che all’impegno personale del presidente del Consiglio, che apprezziamo, seguano i fatti – conclude il presidente dell’Associazione dei Comuni – al più presto il Ministero delle Finanze individui norme e risorse per metterci a disposizione i tre miliardi indispensabili a far fronte ai servizi essenziali per i cittadini”.

>> IL TESTO DELLA LETTERA COMPLETA DEI SINDACI METROPOLITANI.


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