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Decreto Rilancio: trasporto pubblico locale, sostegni per 500 milioni
Il pacchetto di misure economiche per le aziende dei trasporti colpite dall’emergenza Coronavirus

di MARCO MORINO (dal Sole 24 Ore) – In collaborazione con Mimesi s.r.l.

Il Decreto Rilancio, approvato mercoledì sera dal governo, prevede un pacchetto di misure economiche per le aziende dei trasporti colpite dall’emergenza Covid-19. In particolare, per il trasporto pubblico locale (bus, tram, metropolitane e treni regionali) viene istituito presso il ministero dei Trasporti (Mit) un apposito fondo da 500 milioni di euro per compensare i minori ricavi da traffico causati dalla pandemia. Nelle bozze iniziali del decreto la cifra indicata era di 800 milioni, poi ridotta a 500. Le aziende del Tpl stimano per l’anno in corso una perdita di fatturato complessiva pari a circa 1,5 miliardi di euro rispetto al 2019. Andrea Gibelli, presidente di Asstra (l’associazione delle imprese del Tpl), osserva: «Oltre al netto calo di viaggiatori dovuto al periodo, la perdita è aggravata da un’evasione del titolo di viaggio». In pratica, in molti non pagano il biglietto. Gibelli, nominato ieri presidente di Confservizi, la Confederazione formata da Asstra e Utilitalia che raccoglie tutte le imprese di servizi pubblici locali, è anche azionista al 50%, attraverso Ferrovie Nord Milano, di Trenord (l’altro socio sono le Fs): la compagnia ferroviaria lombarda dichiara mancati ricavi da traffico per 50 milioni nei mesi di marzo e aprile, mentre per l’intero anno l’azienda si attende una perdita molto più significativa.

Il Dl Rilancio prevede sostegni anche al settore ferroviario. Un indennizzo di 115 milioni a favore di Rete ferroviaria italiana (gruppo Fs), quale gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, per compensare la riduzione degli introiti da pedaggio, causata dalla contrazione del traffico ferroviario e dalla soppressione dei treni da parte delle altre imprese ferroviarie che, conseguentemente, non corrispondono il pedaggio al gestore della rete. Per le medesime ragioni, è prevista la riduzione a favore di tutte le imprese ferroviarie di trasporto passeggeri e merci operanti sull’infrastruttura ferroviaria nazionale, di una quota parte del canone di accesso alla rete medesima. Non mancano le critiche. Il trasporto di bus di linea sulla lunga percorrenza è deluso dal decreto. Andrea Incondi, managing director di FlixBus Italia, dice: «Altro che Dl Rilancio per noi è Dl Rovina. Questo provvedimento è un disastro: il governo ha scelto di lasciar morire le aziende private che operano sulla lunga distanza e di favorire aziende che già ricevono finanziamenti pubblici o aziende di Stato, come quelle del trasporto ferroviario e quello aereo».


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