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Coronavirus: ANCI chiede un anno di tempo per l'entrata a regime di PagoPa
Tra le proposte di modifica al Decreto "Cura Italia" che ANCI ha inviato alla Commissione Bilancio del Senato compare anche il differimento dei termini per l'adozione di pagoPa

di MANUELA SODINI (dal Sole 24 Ore) – In collaborazione con Mimesi s.r.l.

Tra le proposte di modifica al Dl«Cura Italia» che ANCI ha inviato alla Commissione Bilancio del Senato compare anche il differimento dei termini per l’adozione di pagoPa.
Il Dl 162/2019, Milleproroghe, era già intervenuto con l’articolo 1, comma 8, prevedendo lo spostamento dal 31 dicembre 2019 al 30 giugno 2020 del termine previsto dall’articolo 65, comma 2, del Dlgs 217/2017, temine a decorrere dal quale i pagamenti alle pubbliche amministrazioni devono essere effettuati dai prestatori di servizi di pagamento (PSP) esclusivamente attraverso pagoPa. Termine che nella proposta di Anci deve essere ulteriormente differito al 30 giugno 2021.
Ancora, il comma 8 dell’articolo 1 del Milleproroghe indicava sempre nel 30 giugno 2020, il termine per i soggetti che applicano il Cad (Pa, gestori di servizi pubblici e società a controllo pubblico) entro cui effettuare l’integrazione dei loro sistemi di incasso a pagoPa, direttamente o attraverso altro soggetto già operante in piattaforma. Peraltro, il mancato adempimento rileva ai fini della misurazione e della valutazione della performance individuale dei dirigenti responsabili e comporta responsabilità dirigenziale e disciplinare. Anche questo termine nella proposta di Anci deve essere differito al 30 giugno 2021.

L’ANCI e l’IFEL avevano già segnalato che i nuovi termini, 30 giugno 2020 indicati dal Milleproroghe, erano da ritenersi insufficienti a garantire l’entrata a regime di pagoPa, dato l’effettivo stato di adozione della piattaforma e le difficoltà incontrate da molte amministrazioni, non solo locali. Infatti, secondo dati Agid, a ottobre 2019 solo il 6% dei Comuni risultava attivo con più di 1.000 pagamenti e non tutte le Regioni e le Pa centrali apparivano pronte.
La proposta di emendamento formulata da Anci al Dl «Cura Italia» rimarca la necessità di una proroga, già il rinvio al 30 giugno era stato ritenuto insufficiente, a maggior ragione l’emergenza epidemiologica da Covid-19 richiede il differimento al 30 giugno 2021 dei termini per l’adozione della piattaforma al fine di superare le difficoltà legate al processo di adeguamento per le amministrazioni, non solo locali, del proprio sistema di incasso alla infrastruttura nazionale pagoPA.

Nell’emendamento ANCI prevede in aggiunta la possibilità per gli enti locali che ne faranno richiesta di potersi avvalere gratuitamente dei servizi offerti dalla Società PagoPa Spa, facilitando in questo modo l’adesione degli enti più piccoli e tecnologicamente meno indipendenti.
Tra le altre richieste, Anci ha proposto di prorogare di ulteriori 180 giorni il termine già previsto di 180 giorni dall’articolo 99 del codice civile per la validità delle pubblicazioni di matrimonio ai fini della celebrazione.


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