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Milleproroghe, il Governo pone la fiducia alla Camera
Il decreto deve essere convertito in legge entro il 29 febbraio: questa mattina il voto alla Camera

Il Governo, attraverso l’intervento in aula del ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, ha posto la fiducia alla Camera sulla conversione del Decreto Milleproroghe. Il decreto deve essere convertito in legge, pena la decadenza, entro il 29 febbraio prossimo. Le dichiarazioni di voto sulla fiducia al Milleproroghe avranno inizio questa mattina alla Camera alle ore 8.30. Dalle 10.10 sono previste le votazioni, mentre l’ultima chiama è prevista alle 11.30. Questo il calendario dei lavori sul decreto legge in fase di conversione deciso dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Il testo dovrebbe approdare nell’aula del Senato il 25 febbraio.
Il provvedimento è, via via, diventato un caso da statistica nella storia parlamentare italiana: durante il suo esame in commissione Bilancio e Affari costituzionali è infatti lievitato dagli iniziali 166 commi ai 434 finali. Il testo del decreto licenziato dal Consiglio dei ministri aveva 43 articoli, a loro volta declinati in complessivi 166 commi. Negli articoli iniziali sono stati inseriti – a suon di emendamenti – nuovi 151 commi.
L’ANCI ha elaborato una prima nota sintetica contenente le principali novità contenute all’interno del testo di legge in fase di conversione.

>> LA NOTA SINTETICA ANCI CON LE PRINCIPALI NOVITÀ CONTENUTE NEL DECRETO MILLEPROROGHE.

>> CONSULTA IL DOSSIER DEL SERVIZIO STUDI DI CAMERA E SENATO (A.C. 2325-A VOLUME I – ARTICOLI 1-11).

>> CONSULTA IL DOSSIER DEL SERVIZIO STUDI DI CAMERA E SENATO (A.C. 2325-A VOLUME II – ARTICOLI 12-43).


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