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Le Province (UPI) ricevute dal premier Conte: “Via al Piano delle Piccole Opere”
Il documento programmatico: “Basta con l’incertezza: riformare le Province e investire sui territori”

Un Piano delle Piccole Opere che consentirebbe tra il 2020 e il 2021 l’apertura di più di 3.200 cantieri per un fabbisogno di quasi 4 miliardi, per restituire ai cittadini un patrimonio pubblico sicuro, moderno, efficiente, e assicurare alle imprese locali nuove possibilità di rilancio.

Le richieste delle Province

È questo il dossier che le Province italiane hanno consegnato nella giornata di ieri al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha ricevuto l’Unione delle Province d’Italia (UPI) nella Sala Verde di Palazzo Chigi: un documento frutto del monitoraggio effettuato dall’UPI tra il dicembre 2019 e il gennaio 2020, per censire il fabbisogno di interventi ed investimenti che le Province hanno pronti e che, se finanziati, si potrebbero tradurre in cantieri nel giro di pochi mesi.
Quasi 1.500 progetti per mettere in sicurezza il 121mila chilometri di strade provinciali e gli oltre 30 mila ponti e viadotti che vi insistono un fabbisogno di 1 miliardo 885 milioni, e più di 1.700 progetti per le scuole secondarie superiori, per un fabbisogno di più di 2 miliardi, per rifare i solai, adeguare le scuole alle norme antisismiche, introdurre sistemi di efficientamento energetico.

Promozione dei territori

“Non si tratta di tornare alle vecchie Province – ha affermato il presidente dell’UPI Michele de Pascale che ha guidato la delegazione – ma di chiarire i contorni di una nuova istituzione che ha tra gli obiettivi quello di contribuire nella sua azione allo sviluppo e alla promozione dei territori e delle comunità. Per questo bisogna intervenire con urgenza a correggere e modificare la legge 56/2014, rafforzando le funzioni questo ente e cancellando, di conseguenza, gli enti, le agenzie, gli organismi regionali: una operazione di semplificazione che porterebbe risparmi migliorando la qualità e l’efficienza dei servizi ai cittadini”.
Temi questi che l’UPI chiede siano affrontati con urgenza, anche in vista della definizione della prossima Legge di Bilancio – attraverso un tavolo tecnico-politico sulle Province nel quale trovare le misure necessarie da inserire per risolvere tutte le criticità ed aprire ad una stagione di ripresa e rilancio egli investimenti sui territori.
Insieme a de Pascale sono intervenuti anche vicepresidenti UPI Silvia Chiassai Martini (Arezzo), Stefano Marcon (Treviso), e ai Presidenti Vittorio Poma (Pavia), Antonio Pompeo (Frosinone), Franco Iacucci (Cosenza), Piero Marrese (Matera), Paolo Lanfranco (Asti), Angelo Caruso (L’Aquila), Nicola Gatta (Foggia), che la mattina avevano incontrato la presidente del Senato Elisabetta Casellati, per consegnarle l’ordine del giorno a sostegno delle Province accolto e sottoscritto dal 77% dei sindaci dei Comuni delle 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario: oltre 4.300 Comuni su 5.500 totali.


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