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Milleproroghe, correzioni in corsa anche sull'unificazione di IMU e TASI e sul canone unico
il Governo è pronto con l'emendamento al Decreto Milleproroghe

di MARCO MOBILI E GIOVANNI PARENTE (dal Sole 24 Ore) – In collaborazione con Mimesi s.r.l.

Professionisti e autonomi sui nuovi Isa alla fine potrebbero vincere la battaglia con l’amministrazione finanziaria. Dopo un lungo confronto, tavoli tecnici e proteste in strada davanti alla sede del ministero dell’Economia, per chiedere il rinvio di un anno dell’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa), il Governo è pronto con un emendamento al Decreto Milleproroghe ad accogliere le richieste di commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, artigiani e commercianti.

Il correttivo al “proroga termini”, ora in discussione nelle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera, è stato messo a punto direttamente dal ministero dell’Economia e dall’agenzia delle Entrate. Per il via libera bisognerà attendere comunque la prossima settimana, quando l’esame del decreto legge delle due commissioni entrerà nel vivo. Ma cosa prevede in sintesi la modifica alla disciplina delle nuove pagelle fiscali? L’agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, nel definire le strategie di controllo per l’anno d’imposta 2018 (primo esercizio di applicazione) dovranno tener conto anche ai livelli di affidabilità attribuiti a lavoratori autonomi, professionisti e imprenditori dall’applicazione degli Isa che saranno elaborati quest’anno per l’anno d’imposta 2019. Una sterilizzazione di fatto dei primi Indici sintetici di affidabilità arrivati in ritardo rispetto agli adempimenti dichiarativi e di versamento dei 3,5 milioni di contribuenti interessati.

Oltre a un’applicazione soft dei controlli, l’emendamento del Mef precisa che gli uffici del Fisco che gli esiti degli Isa per l’anno d’imposta 2018 dovranno essere utilizzati per l’attività di compliance con l’invio delle lettere per consentire ai contribuenti in contraddittorio di poter illustrare le anomalie riscontrate. Senza troppi dettagli, poi, il correttivo consente all’amministrazione finanziaria di acquisire ulteriori dati ed elementi utili per migliorare ed evolvere la metodologia di controllo con le pagelle fiscali. Con il Milleproroghe novità in arrivo anche sul fronte della fatturazione elettronica e in particolare sui termini di versamento dell’imposta di bollo sulle e-fatture. Intervenendo direttamemte sul decreto fiscale collegato alla manovra approvato nel dicembre scorso, si prevede che nel caso in cui l’ammontare dell’imposta dovuta per le fatture elettroniche emesse nel primo trimestre solare dell’anno è inferiore a 250 euro, le partite Iva interessate potranno versare l’importo entro i termini di pagamento dell’imposta dovuta sulle fatture emesse nel secondo trimestre. Se poi le somme da pagare al Fisco comprensive dell’imposta resta inferiore ai 250 euro, i contribuenti saranno chiamati alla cassa nei termini di pagamento del terzo trimestre.

Correzioni in corsa anche sull’unificazione di Imu e Tasi e sul canone unico destinato a sostituire le imposte e i tributi locali sull’occupazione di aree pubbliche, la pubblicità e altro. Sulla nuova tassa unica sugli immobili, l’emendamento del Mef consente ai Comuni che già applicavano la maggiorazione fino allo 0,8 per mille su abitazioni principali di lusso, fabbricati merce, i capannoni delle imprese (immobili strumentali classe D) di continuare a mantenere quella adottata precedentemente. in questo, secondo i tecnici del ministero dell’Economia e e delle Finanze, si scongiurerebbe una perdita di gettito nelle casse comunali. Sul canone unico arriva la precisazione espressa del Governo che la novità entrerà in vigore solo dall’anno 2021. Mentre per l’anno in corso si continueranno ad applicare i tributi comunali relativi a pubblicità, pubbliche affissioni e occupazioni di spazi e aree pubbliche. Nessuna tassa sull’ombra all’orizzonte.


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