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Rotazione degli incarichi dirigenziali entro il termine previsto dal piano anticorruzione
La delibera ANAC n. 924/2019

di MICHELE NICO (dal Sole 24 Ore) – In collaborazione con Mimesi s.r.l.

L’imminenza delle elezioni amministrative non giustifica il rinvio della rotazione degli incarichi dirigenziali oltre il termine programmato dalla PA con il piano triennale di prevenzione della corruzione. Sulla base di questo assunto l’ANAC con la delibera n. 924/2019 ordina a una Regione di attuare senza indugio la rotazione dei dirigenti di livello non generale nei termini previsti dal Ptpct 2019-2021, dando poi comunicazione all’Autorità delle misure adottate.

Il differimento della rotazione
Il provvedimento dell’Anac riporta, quale motivazione dell’intervento, la corrispondenza intercorsa con la Regione, in cui giunta nella seduta del 27 settembre 2019 aveva manifestato la volontà di differire il termine della programmata rotazione dal 30 settembre 2019 (data prevista dal vigente Ptpct) al 28 febbraio 2020, a causa delle imminenti elezioni regionali da fissare tra il 26 novembre 2019 al 26 gennaio 2020. La Regione aveva motivato il differimento anche adducendo ragioni di carattere tecnico-amministrativo, ossia per evitare asseriti «gravi pregiudizi all’attività amministrativa dell’ente, avuto riguardo alla necessità di garantire il raggiungimento dei target di spesa comunitaria entro il 31 dicembre 2019». In questo contesto, l’ente aveva intrapreso una serie di attività propedeutiche all’applicazione della rotazione degli incarichi dirigenziali (modifica della macrostruttura, delibera d’indirizzo sui criteri di conferimento degli incarichi dirigenziali e sulla rotazione del personale dirigenziale di livello non generale, avviso interno di selezione per il conferimento degli incarichi), rinviando però l’adozione delle misure attuative alla data del 28 febbraio 2020, ossia ben oltre il termine previsto dal piano anticorruzione.

La censura dell’ANAC
L’ANAC ha censurato senza riserve l’operato della PA e ha ordinato alla stessa di procedere subito all’ottemperanza di quanto prescritto dal Ptpct 2019-2021. È vero, si legge nella delibera, che «l’attuazione della misura della rotazione ordinaria è rimessa all’autonoma programmazione delle amministrazioni in modo che sia adattata alla concreta situazione dell’organizzazione e degli uffici», ma ad avviso dell’ANAC ciò «non può giustificare la mancata attuazione della disciplina sulla rotazione ordinaria» degli incarichi. Infatti, i dirigenti di livello non generale non sono soggetti al cosiddetto spoils system, regolato dalla legge 145/2002 e dalla legge 286/2006, che prevede la cessazione automatica degli incarichi di alta dirigenza nella PA trascorsi 90 giorni dalla fiducia al nuovo esecutivo. Per quanto riguarda le asserite disfunzioni organizzative e gestionali conseguenti alla rotazione, l’Autorità non dà peso a questa argomentazione, giacché la rotazione era stata programmata dalla medesima Regione con
largo anticipo, per cui la Pa, all’occorrenza, avrebbe potuto porre in essere tutte le azioni necessarie per evitare le paventate inefficienze amministrative.


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