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In arrivo il piano plastica che coinvolge la Pubblica Amministrazione
Le modifiche del Governo valgono in tutto 1,3 miliardi

di MARCO MOBILI e MARCO ROGARI (dal Sole 24 Ore) – In collaborazione con Mimesi s.r.l.

Dalle auto aziendali alla sugar tax, destinata ad essere ridotta per una parte del settore agroalimentare, passando per il pacchetto enti locali: le modifiche del governo in rampa di lancio per rivisitare la manovra valgono complessivamente circa 1,3 miliardi. E due terzi, quasi 800 milioni, dovrebbero essere assorbiti dal significativo alleggerimento della plastic tax annunciato dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Che però è considerato insufficiente da Italia Viva. «La vera notizia sulla plastic tax non è la rimodulazione ma il fatto che resti ancora in manovra. Noi abbiamo presentato un emendamento per abolirla perché crediamo che nessuna nuova tassa debba essere imposta ad un Paese in recessione», ha ribadito su Twitter il capogruppo a Palazzo Madama, Davide Faraone, facendo salire la tensione nella maggioranza. Il tutto mentre Gualtieri, sempre su Twitter, confermava l’avvio del lavoro, insieme ai ministeri di Sviluppo economico e Ambiente e a tutta la filiera, per varare il Piano nazionale plastica sostenibile.

Un piano che, sulla falsariga dell’esperienza in Emilia Romagna, ha quattro obiettivi: sostegno alla conversione della filiera produttiva e alla ricerca, riduzione della plastica nella PA e sensibilizzazione dei cittadini sulle iniziative per prevenire rifuti di plastica. Per centrarli la bozza sulla quale si lavora al Mef prevede incentivi fiscali per la riconversione produttiva e per la formazione, la realizzazione di accordi di filiera con i settori agroalimentare, farmaceutico e cosmetico, la creazione di un “mercato” della plastica riciclata e la valorizzazione di progetti di ricerca.

Al netto della partita sulla “plastica”, al Senato ieri si sono succedute le riunioni di maggioranza per trovare la quadra sulla tempistica per l’approvazione della manovra. Nel week end dovrebbe scattare in commissione Bilancio una corsa contro il tempo per consentire all’Aula di concedere il suo “sì”, con la “fiducia” su un maxi-emendamento, entro l’8 dicembre. I principali ritocchi (“plastica”, auto aziendali ed enti locali) dovrebbero essere introdotti al Senato. Anche la sugar tax dovrebbe essere alleggerita (forse nel passaggio alla Camera) soprattutto per una fetta del settore agroalimentare con un intervento di alcune decine di milioni. Le coperture dei ritocchi da 1,3 miliardi dovrebbero arrivare da un’operazione sui “trasferimenti” e da ulteriori maggiori entrate fiscali (probabilmente legate alla fatturazione elettronica).

Entro sabato, quando scatteranno le votazioni in Commissione, sarà depositato il primo pacchetto di correttivi dei ministeri (che ieri è stato ulteriormente scremato). Con la proroga di un anno della Cigs nelle aree di crisi industriale complessa e del bonus verde (la detrazione Irpef del 36% sulla sistemazione dei giardini nei condomini), un Fondo per la ricerca sullo sviluppo sostenibile da 40 milioni in tre anni e altri 100 milioni sempre nel triennio per il Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica, il rinnovo di “ferrobonus” e “marebonus” e la proroga al 31 dicembre 2021 del “salva-precari” della Pa. Tra le richieste anche l’aumento di 900 unità nel 2020 del numero di specializzandi in medicina. Pressing su un emendamento “segnalato” per agevolare il passaggio al professionismo delle donne sportive.


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