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“500 nuovi segretari, ricambio generazionale e un ruolo rafforzato dal contratto collettivo”
Le priorità dell’UNSCP per gli Enti locali: “Velocizzazione del concorso e un ulteriore percorso di reclutamento diretto”

L’immissione in ruolo di 500 nuovi segretari comunali per sopperire alla carenza negli Enti locali, snellendo le procedure e sveltendo quelle esistenti, e la firma di un nuovo contratto collettivo che valorizzi la funzione di sovrintendenza e coordinamento della figura, restituendo una retribuzione pienamente adeguata al ruolo dirigenziale che viene svolto già attualmente. Sono queste le priorità della categoria evidenziate questa settimana dal Consiglio nazionale dell’UNSCP (Unione nazionale dei Segretari comunali e provinciali), riunito dal presidente Roberto Nobile in occasione della XXXVI Assemblea annuale dell’ANCI svoltasi ad Arezzo.

Segretari: il ricambio generazionale

Il ricambio generazionale, insieme al nuovo contratto collettivo, è la vera priorità di tutta la categoria. Ci troviamo in una situazione paradossale in cui tutti parlano della necessità della nostra figura, ma la carenza di segretari fa nascere proposte non sempre ragionevoli e accettabili, mentre non si concretizzano le proposte di intervento presentate da noi, che erano ragionevoli forme per l’accelerazione dell’immissione in ruolo di nuovi segretari”, ha spiegato il segretario nazionale dell’UNSCP Alfredo Ricciardi.
Un anno fa noi stessi abbiamo proposto soluzioni normative d’urgenza per sveltire il corso-concorso – ha sottolineato il segretario nazionale – Ora siamo convinti di poter avviare un dialogo costruttivo con il Ministero dell’Interno, anche a seguito di un incontro estremamente positivo avuto con il sottosegretario Achille Variati. Ci conforta anche la sua profonda conoscenza degli enti locali, venendo da molti anni di esperienza come amministratore locale ed essendo anche stato presidente dell’UPI”.
Quello con Variati, ha spiegato Ricciardi, “è stato un incontro positivo e costruttivo, la sua figura ci dà maggior fiducia sulla capacità di leggere le esigenze del sistema degli enti locali con l’impostazione di chi la realtà dei territori la vive. Con Variati abbiamo aperto un dialogo su come velocizzare il reclutamento di nuovi segretari utilizzando, ad esempio, oltre alla formula del corso-concorso esistente, anche quella di un concorso diretto, riservando la selezione a funzionari in servizio in possesso di laurea con almeno 5 anni di anzianità, alla stregua del reclutamento dei dirigenti pubblici. Inoltre abbiamo chiesto la velocizzazione del concorso in essere e l’ampliamento dei posti: per ora abbiamo il corso-concorso numero 6 per 224 posti e il numero 7, ancora in fase di gestazione, per altri 171. Noi chiediamo di aumentare questi numeri perché il numero di sedi vacanti rimarrebbe comunque molto elevato, servono almeno 500 altri segretari”. Come evidenziato dal segretario nazionale dell’UNSCP, “il tema che poniamo è politico, e chiediamo una risposta politica. Le parole di Decaro e Conte, che tutta l’Unione ha apprezzato, confermano che le Istituzioni avvertono la necessità e l’importanza dei Segretari: ora ci aspettiamo che queste volontà vengano trasformate in fatti. Certo, se fossero accolte proposte estemporanee, come i segretari onorari, ci troveremmo a dover esprimere una totale contrarietà, fino a mobilitare l’intera categoria. Ma tutto ci fa confidare che, al contrario, le Istituzioni abbiano intenzione di dare ben altre risposte, efficaci e di alto profilo”.

Il nuovo contratto collettivo

Sul nuovo contratto collettivo, ha spiegato sempre Ricciardi, “c’è stata una prima riunione. Il tavolo del contratto riguarda circa 15mila dirigenti pubblici e vede coinvolta una pluralità di interessi da portare a sintesi”. Il punto di partenza, per l’Unione, “è che in questa sintesi sia valorizzata la funzione di sovrintendenza e coordinamento dei Segretari, al contempo riconoscendo una retribuzione adeguata e risolvendo positivamente i troppi contenziosi derivanti da precedenti interpretazioni unilaterali ed errate degli istituti retributivi”.


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