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Cinque per mille, pubblicati gli importi di tutti i Comuni assegnatari
Il Dipartimento della Finanza Locale del Ministero dell'Interno ha pubblicato gli elenchi dei Comuni assegnatari delle risorse del 5 per mille dell'Irpef 2017 relativa all'anno di imposta 2016

di DANIELA GHIANDONI ed ELENA MASINI (dal Sole 24 Ore) – In collaborazione con Mimesi s.r.l.

Il Dipartimento della Finanza Locale del ministero dell’Interno ha pubblicato gli elenchi dei Comuni assegnatari delle risorse del 5 per mille dell’Irpef 2017 relativa all’anno di imposta 2016. Si tratta in particolare di sei distinti elenchi corrispondenti alle diverse date in cui sono stati disposti i pagamenti delle somme spettanti: il primo (più numeroso) per l’erogazione avvenuta il 6 maggio 2019 e l’ultimo per l’erogazione avvenuta il 26 ottobre scorso. Le somme, da introitare come «trasferimento corrente da Ministero» (voce del piano dei conti E.2.01.01.01.001) dovranno essere destinate esclusivamente per finalità di utilità sociale in base all’articolo 12, punto 6, del Dpcm 23 aprile 2010) e in particolare ai seguenti ambiti: a) famiglia e minori, b) anziani; c) disabili, d) povertà, disagio adulti e senza fissa dimora; e) multiutenza; f) immigrati; g) dipendenze; h) altro. Non possono essere finanziate spese di pubblicità mentre sono ammesse spese per costi amministrativi interni, anche di personale.

Il rendiconto
Contestualmente agli elenchi, il ministero ha pubblicato anche i primi rendiconti già ricevuti dai Comuni per le medesime erogazioni. L’articolo 2, lettera a), del Dpcm 7 luglio 2016 e l’articolo 12, punto 3), del Dpcm 23 aprile 2010 infatti pone a carico di ciascun Comune l’obbligo di rendicontarne l’utilizzo entro un anno dalla ricezione delle somme, utilizzando la modulistica prevista dalle circolari della Finanza locale n. 4/2017 e n. 10/2018. La data da cui calcolare la decorrenza del termine di un anno viene convenzionalmente stabilita nel primo giorno del secondo mese successivo a quello in cui e assegnato il contributo del 5 per mille, per cui: – per l’assegnazione avvenuta il 6 ed il 14 maggio 2019: scadenza rendicontazione 30 giugno 2020; – per l’assegnazione avvenuta il 12 giugno 2019: scadenza rendicontazione 31 luglio 2020; – per l’assegnazione avvenuta il 16 luglio 2019: scadenza rendicontazione 31 agosto 2020; – per l’assegnazione avvenuta il 23 settembre 2019: scadenza rendicontazione 31 ottobre 2020; – per l’assegnazione avvenuta il 26 ottobre 2019: scadenza rendicontazione 30 novembre 2020. La procedura di rendicontazione prevista dalla circolare Fl n. 10/2018 si distingue a seconda dell’importo del contributo ricevuto: 1) contributi inferiori a 20.000 euro: dovranno essere compilati i modelli A e B di cui alla circolare n. 4/2017. La documentazione non va spedita, ma conservata agli atti dell’ente per 10 anni, al fine di consentire eventuali controlli svolti dalla Prefettura con tecniche di campionamento mediante estrazione a sorte; 2) contributi superiori a 20.000 euro (il limite di 20.000 si riferisce ad ogni singola erogazione e non al contributo intero – principio di cassa): dovrà essere compilato un certificato telematico – composto da due Sezioni (A e B) e dalla Relazione Illustrativa delle attività espletate – entro il trentesimo giorno la scadenza dell’anno prevista per la redazione del rendiconto. Il link utilizzabile è accessibile al sito internet alla pagina: dati.interno.gov.it/finanza-locale/area-certificati. La certificazione prevede la firma del responsabile del servizio finanziario, del responsabile dei servizi sociali e dell’organo di revisione economico-finanziario. L’eventuale recupero del contributo comporta l’obbligo dell’ente di riversare all’erario, entro il termine di sessanta giorni dalla data notifica del provvedimento contestativo, l’ammontare percepito, rivalutato secondo gli indici Istat (Dpcm 7 luglio 2016). Nel caso in cui il comune non ottemperi al versamento entro il termine fissato, il ministero procederà con le modalità previste per il recupero coattivo, ivi compreso gli oneri accessori, rivalutazione e interessi.


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