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Dalla legalità alla bellezza, a Roma il dibattito dei sindaci dei Piccoli Comuni
Una visione per il presente e il futuro degli Enti di piccole dimensioni: “I nostri paesi devono rivivere e devono portare economia e turismo”

Legalità, ambiente, bellezza, Churchill, solidarietà e Norvegia. Attorno a queste simboliche parole-chiave è ruotato il dibattito/intervista dedicato ai sindaci dei Piccoli Comuni, ospiti della seconda edizione dell’evento di Poste italiane per i Piccoli Comuni alla Nuvola di Roma (qui tutto quello che è stato proposto da Poste Italiane per supportare gli Enti di piccole dimensioni). Protagonisti del confronto alcuni primi cittadini che hanno rappresentato i 4mila colleghi presenti in sala per testimoniare l’importanza della sinergia attivata con Poste che è molto di più del mantenimento dei presidi postali sul territorio ma è un servizio fondamentale alla comunità e per sottolineare, una volta di più, quanto i Piccoli Comuni siano il polmone del Paese.

Le sfide del futuro dei Piccoli Comuni

“Siamo dei guerrieri pronti ad affrontare le sfide del futuro”, ha affermato Massimo Castelli, sindaco di Cerignale e Coordinatore ANCI dei Piccoli Comuni. “Io dico sempre – ha continuato – che abito in Norvegia a centocinquanta chilometri da Milano e la suggestione che voglio dare è la sfida di connettere le tante Norvegia d’Italia. La sfida del futuro è la tecnologia, la coesione sociale, la green economy e il nostro impegno di sindaci è dare dignità alle nostre comunità e per questo dobbiamo guardare avanti, sempre”. Specie se le comunità si trovano nelle aree terremotate. In tal senso, Castelli ha chiesto al governo un impegno per l’Italia del cratere. “Ci vuole sinergia tra le Istituzioni per recuperare territori a serio rischio di spopolamento e desertificazione”.
“I nostri paesi devono rivivere e devono portare economia e turismo” ha spiegato dal canto suo Aldo Riva, sindaco di Dizzasco (in provincia di Como) la cui parola chiave era Churchill che per anni fu turista eccellente del Comune che il venticinquenne sindaco amministra con passione legata a concretezza. “Per me – ha detto – la politica è rispondere alle domande dei miei concittadini per far s^ che il paese diventi più bello; per questo – ha aggiunto – vogliamo creare il Palazzo del Cittadino con tutti i servizi utili”.

Ambiente, solidarietà, attenzione verso il territorio

Nel doppio ruolo di sindaco e insegnante si è espressa la prima cittadina di Carrè, in provincia di Vicenza Valentina Maculan, la quale ha sottolineato l’importanza di dare esempi positivi ai ragazzi, un investimento per la costruzione del bene comune. “Dalle persone, dai miei concittadini – ha raccontato – è nata la volontà dell’impegno di costruire la nostra comunità che si basa sul dialogo e la sinergia con gli altri piccoli comuni limitrofi”.
Solidarietà e collaborazione sono fondamentali anche per il sindaco di Villa Celiera, Domenico Vespa. “I Piccoli Comuni – ha detto – sono centri di collegamento con le grandi città, centri di valori che stanno scomparendo. Noi non vogliamo essere un vincolo per l’Italia ma una opportunità, perché noi siamo l’Italia”. “Perché i Piccoli Comuni sono belli”, ha rimarcato il sindaco di Vallo di Nera Agnese Benedetti “e noi sindaci ne siamo custodi e il nostro dovere e portare avanti questa bellezza”.
Una cura che risponde, tra le tante, alle parole ambiente e legalità. “Le Istituzioni devono diventare un modello di riferimento della legalità del bene comune e non del bene personale”, ha detto Francesco Agnello, sindaco di Villafrati. Mentre Michele Di Maio, sindaco di Calitri ha portato l’esempio del suo Comune, impegnato nella raccolta differenziata e nella attenzione verso il territorio tanto da aver costituito un centro all’ambiente dedicato ad Angelo Vassallo primo esempio di cura dell’ambiente e della legalità.


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