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Adeguamento sismico degli edifici scolastici, nuove proroghe per il termine dei lavori
I nuovi provvedimenti in tema pubblicati in Gazzetta Ufficiale

di AMEDEO DI FILIPPO (dal Sole 24 Ore) – In collaborazione con Mimesi s.r.l.

Proroga di un anno del termine di conclusione dei lavori relativi agli interventi finanziati col Fondo ex protezione civile, annualità 2014-2015, e di tre mesi per quello di aggiudicazione dei lavori relativi agli interventi finanziati con le economie dei mutui Bei 2015. È quanto dispongono, rispettivamente, i Dm Miur 677 e 687, entrambi pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 25 settembre. Fondo ex protezione civile Le risorse derivano dall’articolo 32-bis del Dl 269/2003 che, allo scopo di contribuire alla realizzazione di interventi infrastrutturali, con priorità per quelli connessi alla riduzione del rischio sismico, e per far fronte ad eventi straordinari nei territori degli enti locali, delle aree metropolitane e delle città d’arte, ha istituito un fondo per interventi straordinari autorizzando la spesa di euro 73.487.000 per l’anno 2003 e di 100 milioni per ciascuno degli anni 2004 e 2005. La legge 244/2007 ha incrementato il fondo di 20 milioni a decorrere dal 2008, prevedendone l’utilizzo secondo programmi basati su aggiornati gradi di rischiosità. Con l’articolo 11, comma 4-sexies, del Dl 179/2012 a partire dal 2014 la somma di 20 milioni risulta iscritta nel fondo unico per l’edilizia scolastica di competenza Miur. L’articolo 1, comma 160, della legge 107/2015 ha demandato ad apposito Dpcm la definizione dei criteri e delle modalità di ripartizione delle risorse di cui al fondo per interventi straordinari. Il Dpcm 12 ottobre 2015 ha quindi definito i termini e le modalità di attuazione degli interventi di adeguamento strutturale e antisismico a ha ripartito su base regionale le risorse relative alle annualità 2014 e 2015. Col Dm 23 dicembre 2015, 943 il Miur ha approvato gli interventi rientranti nella programmazione 2014-2015, così come individuati dalle singole regioni.

Col successivo Dm 30 gennaio 2017, numero 43 ha autorizzato ulteriori interventi, sempre a valere sulla programmazione 2014-2015. L’articolo 2, comma 2, del primo Dm ha previsto che la durata dei lavori autorizzati non può eccedere i due anni dall’avvenuta aggiudicazione degli stessi; termine confermato dal secondo Dm, pena la revoca del finanziamento. Dalle ordinarie attività di monitoraggio degli interventi autorizzati è emerso che alcuni enti locali, pur essendo in avanzato stato di esecuzione, non riescono a rispettare la predetta data dei due anni per il completamento dei lavori di edilizia scolastica. Il Miur ha quindi ritenuto preminente garantire l’interesse pubblico al completamento degli interventi di adeguamento alla normativa antisismica al fine di assicurare la sicurezza delle scuole e degli ambienti di apprendimento, anche alla luce delle gravi conseguenze in capo agli enti locali derivanti da una revoca del finanziamento. Col Dm 677/2019 ha per questo concesso un ulteriore anno dalla data di pubblicazione del Dm in Gazzetta, pena la revoca. Mutui Bei L’articolo 10 del Dl 104/2013 ha concesso alle regioni la possibilità di essere autorizzate dal Mef, d’intesa col Miur, a stipulare mutui trentennali, con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, con la Bei, la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, la Cassa depositi e prestiti e i soggetti autorizzati all’esercizio dell’attività bancaria allo scopo di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica, di proprietà degli enti locali, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e la realizzazione di palestre scolastiche nelle scuole o di interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche esistenti per la programmazione triennale.

Per la realizzazione dei predetti interventi vi sono 40 milioni per il 2015 e 50 milioni annui per la durata residua dell’ammortamento del mutuo a decorrere dal 2016 e fino al 2044. Il Dm 23 gennaio 2015 ha individuato i criteri e le modalità di attivazione dei mutui; il Dm 16 marzo 2015 ha ripartito, su base regionale, le risorse previste come attivabili in termini di volume di investimento derivanti dall’utilizzo dei contributi trentennali autorizzati dall’articolo 10 del Dl 104/2013; il Dm 27 aprile 2015, numero 8875 ha prorogato al 30 aprile 2015 il termine di scadenza per la predisposizione, da parte delle regioni, dei rispettivi piani triennali di edilizia scolastica e al 31 maggio 2015 il termine entro il quale il Miur predispone un’unica programmazione nazionale, poi predisposta col Dm 29 maggio 2015; il Dm 1° settembre 2015, numero 640 ha autorizzato l’utilizzo da parte delle regioni dei 40 milioni annui. Con decreto direttoriale 31 ottobre 2018, numero 663 sono state accertate economie complessive per complessivi di euro 177.476.225,00, assegnati col Dm 3 gennaio 2019.

L’iniziale piano di erogazione dei mutui prevedeva che l’ultima erogazione avvenisse entro il 31 dicembre 2017, termine poi prorogato alla stessa data del 2018. Secondo quanto disposto dall’articolo 1, comma 3, del Dm 2/2019, gli enti locali sono stati autorizzati ad avviare e/o a completare gli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici provvedendo alla proposta di aggiudicazione degli stessi interventi entro e non oltre il termine di centottanta giorni dalla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta, ossia entro il 1° ottobre 2019. Anche in questo caso alcuni enti locali hanno manifestato difficoltà a rispettare tale data a causa di criticità tecniche incontrate nello sviluppo delle progettazioni. Il Miur ha in questo caso considerato che l’articolo 1, comma 4, del Dm prevede che il termine di conclusione dei lavori e di rendicontazione non può superare la data del 15 ottobre 2020, in ragione dei tempi definiti nei piani di erogazione regionali autorizzati dal Mef e concordati con la Bei. Ha quindi ritenuto che una proroga del termine di aggiudicazione non impatta su quest’ultimo termine, per cui col Dm 687/2019 concede una proroga del termine per la proposta di aggiudicazione degli interventi dal 1° ottobre 2019 al 31 dicembre 2019, pena la decadenza dal contributo concesso.


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