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Piccoli Comuni, via libera senza condizioni allo stato patrimoniale 2019 semplificato
Con l'ok al rinvio della contabilità economico-patrimoniale al 2020

di ALESSANDRO VITIELLO (dal Sole 24 Ore) – In collaborazione con Mimesi s.r.l.

Via libera definitivo a tutti i Comuni con meno di 5mila abitanti a rinviare la contabilità economico-patrimoniale al 2020, con l’impegno di elaborare lo stato patrimoniale semplificato relativamente all’esercizio 2019. Nella seduta di ieri, infatti, sciogliendo il dubbio insinuato nella riunione dell’11 settembre scorso, la Commissione Arconet ha ammesso la possibilità di utilizzare il modello semplificato già concordato anche per i piccoli enti che avevano approvato il rendiconto 2018 comprendendovi lo stato patrimoniale e il conto economico. Il Dl 34/2019 La proroga dell’obbligo di passare alla contabilità economico-patrimoniale, ricordiamolo, è stata introdotta dal Dl 34/2019 modificando l’articolo 232, comma 2 del TUEL.

La novella, pur non condizionando la facoltà del Comune di non redigere la Cep con riferimento al 2019, ha chiesto alle amministrazioni l’impegno di redarre uno stato patrimoniale semplificato, che è stato oggetto di una proposta elaborata dalla Commissione Arconet e dalla stessa approvata l’11 settembre scorso. L’adattabilità dello schema approvato ai Comuni con meno di 5mila abitanti che avessero approvato il rendiconto 2018 comprensivo dello stato patrimoniale e del conto economico , tuttavia, era messo in dubbio in un passaggio del verbale della stessa riunione dell’11 settembre. Passaggio contestato espressamente da Anci e Upi e sul quale erano rimaste silenti le Regioni.

La lettera a Castelli e la riunione di ieri In una lettera inviata martedì scorso alla vice ministra Laura Castelli, quindi, il presidente dell’ANCI Decaro ha risollevato il problema, sostenendo l’estraneità dell’interpretazione restrittiva al nuovo dettato normativo. Il «metodo semplificato – ha scritto De Caro – non è affatto riservato agli enti che hanno rinviato l’adozione» della Cep, bensì a coloro che «rinviano la contabilità economico-patrimoniale con riferimento all’esercizio 2019», come testualmente è scritto nel nuovo comma 2, articolo 232, del tuel. Partendo da tale considerazione, ieri la Commissione Arconet ha messo una pietra sopra la questione, come detto, concordando sulla facoltatività della tenuta della Cep per il 2019 per tutti i Comuni fino a 5mila abitanti, compresi per quelli che abbiano già corredato il consuntivo degli esercizi 2018 e precedenti degli allegati economico-patrimoniali. La Commissione, comunque, ha raccomandato agli enti che hanno già utilmente adottato la contabilità economico-patrimoniale di proseguire lungo tale percorso.


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