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Riscossione, debiti e tempi di pagamento: l’agenda dei sindaci per il Governo Conte-bis
Le proposte per la Manovra 2020 nel documento redatto dalla Commissione Finanza locale dell'ANCI

(dal Sole 24 Ore) – In collaborazione con Mimesi s.r.l.

Scenario politico e colori del Governo sono cambiati radicalmente. Ma l’agenda delle priorità per i bilanci dei Comuni è decisamente più stabile. Ed è stata messa nero su bianco dall’ANCI in un documento della commissione Finanza locale che rappresenta un po’ il biglietto da visita dei Comuni per il Conte-bis chiamato a debuttare davvero sul piano operativo con i lavori della legge di bilancio. In prima linea quattro temi: la razionalizzazione del sistema di riscossione, per provare a uscire dal limbo eterno delle regole, la riforma di dissesto e predissesto, avviata come collegato alla scorsa manovra ma ancora da realizzare davvero, i correttivi alle regole di calcolo del Fondo crediti di dubbia esigibilità e la ristrutturazione del debito di Comuni e Città metropolitane.

All’appuntamento autunnale con la Manovra 2020 i sindaci si presentano in realtà con qualche carta in più da spendere. Le regole pro-investimenti avviate dalla legge di bilancio dell’anno scorso e rilanciate in primavera dal decreto crescita stanno macinando ottimi risultati, ma hanno bisogno di un impianto più stabile. E la semplificazione di obblighi e adempimenti per i piccoli Comuni ha appena ricevuto un’investitura ufficiale dal discorso tenuto dal premier Conte in versione giallorossa per ottenere la fiducia alle Camere. La legge sui Piccoli Comuni, poi, è in Gazzetta ufficiale ormai da un anno: e aspetta di essere attuata, con un impegno che peraltro chiederebbe risorse limitate per ottenere benefici certi.

Ma l’evoluzione delle regole degli ultimi mesi ha portato in dote anche più di un problema. In particolare sulle sanzioni pensate per chi non rispetta i tempi di pagamento dei debiti commerciali. In particolare, per evitare il rischio crisi che secondo l’Anci incombe su molti Comuni anche dopo le correzioni al decreto crescita originario, i sindaci chiedono di far slittare di un anno il debutto delle sanzioni, ed evitare il raddoppio degli accantonamenti obbligatori riservato a chi non ha chiesto a CDP le anticipazioni sblocca-debiti.

>> CONSULTA IL DOCUMENTO REDATTO DALL’ANCI.


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