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Spiagge sicure, a fine giugno già spesa la metà dei fondi
Il comunicato del Viminale con i dati ufficiali

di PAOLO CANAPARO (dal Sole 24 Ore) – In collaborazione con Mimesi s.r.l.

Primo report Spiagge sicure 2019: al 30 giugno i 100 Comuni costieri beneficiari dell’operazione hanno speso quasi due milioni di euro dei 4,2 messi a disposizione dal Viminale. I dati dell’Interno evidenziano che la parte del leone l’hanno fatta le campagne informative contro le truffe e la contraffazione (1 milione), poi l’acquisto di mezzi (oltre 191) per quasi 440 mila euro e le spese relative al personale assunto a tempo determinato: 205 persone. 1.821 le ore di straordinario effettuate dalle polizie locali per rafforzare i servizi di controllo. Sul fronte della prevenzione e del contrasto all’abusivismo commerciale sono stati sequestrati 34.500 oggetti per un valore di oltre 175mila euro, 336 gli illeciti amministrativi e penali contestati.

I 100 i Comuni beneficiari per l’edizione 2019, 27 dei quali al Nord, 26 al Centro e 47 al Sud e nelle Isole, sono stati individuati sulla base del dato fornito dall’Istat relativo alle presenze nel 2017 di turisti nelle strutture ricettive. Non sono, inoltre, capoluoghi di provincia, non hanno più di 50mila abitanti e non hanno già beneficiato di contributi del Viminale per iniziative analoghe.

I progetti – che si chiuderanno il prossimo 15 settembre – sono stati preventivamente approvati dalle prefetture sulla base delle valutazioni effettuate in sede di comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica. Diverse le iniziative condivise tra prefetti e sindaci: dall’acquisto di nuovi strumenti per il controllo e la vigilanza sul territorio comunale, alle assunzioni di nuovi agenti a tempo determinato. Tutti investimenti destinati a promuovere la sicurezza urbana e a contrastare il degrado nell’ambito della valorizzazione delle decisioni assunte a livello locale dai primi cittadini.

L’operazione Spiagge sicure fortemente voluta dal ministro Salvini riconosce quindi il ruolo fondamentale della polizia urbana, che ha il compito di vigilare, verificare e controllare non solo le nostre spiagge ma anche chi affitta loro abusivamente alloggi e magazzini. Multe in spiaggia fino a 7mila euro (articolo 17 della legge n. 99/2009) per chi acquista da ambulanti merce contraffatta, tatuaggi e massaggi: in base a quanto previsto dalla direttiva ministeriale sono stati avviati una raffica di controlli, di verifiche e di monitoraggi verso le zone balneari e sulle spiagge italiane sia per chi vende abusivamente merce contraffatta, fa tatuaggi o massaggi in spiaggia, sia per le persone che comprano la merce o acquistano il servizio reso. Per chi vende merce contraffatta in aree pubbliche senza l’autorizzazione e fuori dal territorio pevisto dalla autorizzazione stessa, il Dlgs n. 114/1998 ha previsto multe che vanno da 2.582 a 15.493 euro, più la confisca delle attrezzature e della merce.


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