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Whistleblowing: presentato il quarto rapporto annuale ANAC
Nel 2018 più che raddoppiate le segnalazioni, con un trend confermato in crescita anche nel 2019. Picco di richieste dai dipendenti pubblici

È stato presentato il quarto rapporto annuale ANAC sul Whistleblowing.
Il rapporto, illustrato dal magistrato Anna Corrado, parte dalle cifre assolute: nel 2018 l’ANAC ha ricevuto 783 segnalazioni (65 al mese), più del doppio rispetto alle 364 del 2017. Nei primi sei mesi del 2019 ne sono giunte già 439 (73 al mese). L’82 per cento delle segnalazioni arriva tramite l’app protetta lanciata da ANAC a febbraio 2018, le altre per posta cartacea. Nel 2019 aumentano le segnalazioni dal Sud e dalle isole (dal 41,3 per cento del 2018 al 51,7 al 30 giugno), in flessione il Centro (da 22,9 a 20,1) e il Nord (da 32,1 a 26 per cento).

In sintesi emergono oltre due segnalazioni di illeciti al giorno, e un trend in crescita, soprattutto al Sud, con un trend in crescita, specialmente dal Sud, da parte perlopiù di dipendenti pubblici, in particolare per appalti illegittimi.
Uno degli aspetti più interessanti è rappresentato dall’aumento delle segnalazioni che l’Autorità Nazionale Anticorruzione, dopo averne riscontrato la fondatezza, ha inviato per approfondimenti di natura penale o contabile. Nel 2018 sono state inviate 20 segnalazioni alla Procura della Repubblica e 19 alla Corte dei conti. Nei primi 6 mesi del 2019 gli invii alla Procura sono già stati 33 e quelli alla Corte dei Conti sono 29. Si tratta di una crescita che evidenzia un sensibile miglioramento della qualità delle segnalazioni e di una maggiore fiducia nei confronti dell’istituto.

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