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1° aprile 2019: è iniziata la rivoluzione del Cloud della PA
Sicurezza e affidabilità: le novità introdotte dalla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione

Per una strana coincidenza, il giorno tradizionalmente dedicato agli scherzi ha segnato la piena operatività di alcune importantissime previsioni sul cloud della PA destinate a cambiare il modo in cui le amministrazioni fruiscono della tecnologia e – in ultima istanza – destinate a cambiare la gestione del lavoro e dei procedimenti.

Tutto ha avuto inizio con la strategia per le infrastrutture fisiche della pubblica amministrazione contenuta all’interno del primo Piano triennale per l’informatica (quello relativo al 2017-2019). In quel documento, infatti, parallelamente ai processi di riduzione dei data center e di potenziamento della connettività, è stata prevista anche una specifica linea d’azione per la creazione di un ambiente cloud per le pubbliche amministrazioni.

L’adozione del paradigma del cloud computing – che da utenti siamo ormai tutti abituati ad usare – è motivata sulla base non solo dei risparmi che possono essere conseguiti, ma anche per l’elevato livello di qualità e sicurezza dei servizi. Dalla strategia al marketplace, le linee strategiche contenute nel Piano triennale hanno trovato attuazione con le circolari dell’AgiD nn. 2 e 3, entrate in vigore il 20 maggio 2018, che hanno istituito il marketplace dei servizi cloud della pubblica amministrazione (disponibile su https://cloud.italia.it).

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