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Gelata (-33%) sugli appalti ad aprile, pesano festività e riforma del codice appalti
I dati emessi dall'Osservatorio ANCE

di GIORGIO SANTILLI (dal Sole 24 Ore) – In collaborazione con Mimesi s.r.l.

Gelata sui bandi di gara degli appalti nel mese di aprile. Si è passati da lavori in gara per 4,6 miliardi del mese di marzo a 1,9 miliardi del mese scorso. Anche nei primi due mesi dell’anno i numeri erano stati di gran lunga più alti, 2,3 miliardi a gennaio e 2,9 miliardi a febbraio, a conferma della ripresa del mercato che si era cominciata a vedere dopo due anni di caduta. Ora la brusca frenata che certamente dipende da un calendario corto di aprile, fra festività e ponti, ma anche dall’avvio della nuova riforma del codice degli appalti. A ogni cambiamento di regole – tanto più in caso di un cambiamento così radicale come quello in corso – il mercato si ferma, le amministrazioni pubbliche attendono di leggere le nuove norme e aspettare che si stabilizzino.

Interessante andare a vedere dentro i numeri dell’Osservatorio Cresme, resi disponibili oggi. Il boom dei primi tre mesi era stato così forte che il dato gennaio-aprile del 2019 assorbe la frenata di aprile e resta largamente al di sopra dell’equivalente periodo del 2018: +46,2%.
Nel mercato dei lavori pubblici tradizionali (al netto cioè di concessioni, del project financing e del partenariato pubblico-privato) il crollo è stato del 33% rispetto ad aprile 2018. Un vero e proprio crollo (-87,3%) per i bandi per le grandi opere di importo superiore ai 50 milioni. Tracollo per le due principali categorie di contratto di appalto di lavori: per i contratti di sola esecuzione la caduta è stata del 27,2%, mentre l’appalto integrato (progettazione esecutiva e realizzazione die lavori affidati a una stessa impresa o associazione di imprese) registra addirittura una perdita del 60,2%. Non è una sorpresa considerando che questo tipo di appalto è quello che maggiormente risente della instabilità normativa e del cambiamento del codice.

In parte la caduta del mercato tradizionale è attenuata dalla crescita notevole dei mercati complessi, concessioni e gestioni infrastrutturali, che registrano un aumento del 57%. Il risultato di tutto il mercato di aprile (appalti più concessioni) è una riduzione del 10 per cento.


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