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Codice Appalti: l’Unione dei Segretari (UNSCP) in audizione al Senato
Diverse le criticità esposte dai rappresentanti dei segretari comunali davanti alla Commissione Lavori pubblici del Senato

Difficoltà operative nell’applicazione delle regole del codice appalti (e contratti pubblici), con particolare riferimento alla poca chiarezza e scarsa stabilità del quadro normativo; criticità nell’individuazione dei soggetti aggregatori del sistema delle Centrali uniche di committenza; necessità di maggiore chiarezza sulla compatibilità nello svolgimento di diversi ruoli nelle procedure contrattuali e di misure di semplificazione per l’individuazione di alcuni soggetti del procedimento; formazione e incentivazione delle risorse umane quale leva di rilievo per il funzionamento del sistema. Sono queste, come elencato dall’agenzia di stampa DIRE, le principali criticità esposte questa settimana dall’Unione nazionale dei segretari comunali e provinciali (UNSCP) in occasione dell’audizione in Commissione Lavori pubblici del Senato per l’indagine conoscitiva sul codice appalti (contratti pubblici).

A rappresentare l’Unione è stato il vicesegretario nazionale vicario, (e nostro autore) Amedeo Scarsella. Nel disegno di legge per la semplificazione, la razionalizzazione, il riordino, il coordinamento e l’integrazione della normativa in materia di contratti pubblici, spiega il documento presentato dall’Unione dei Segretari in commissione a Palazzo Madama “si tenta di porre rimedio alle evidenti difficoltà incontrate dagli operatori nell’attuale sistema di produzione normativa che regola gli appalti pubblici”.

“L’esistenza di provvedimenti esecutivi non emanati, l’utilizzo delle Linee guida, di diversa natura, da parte dell’ANAC, crea problemi non solo in ordine alla ‘forza normativa’ dei provvedimenti, ma anche rispetto alla stabilità del quadro regolativo di riferimento. Ciò è elemento di forte incertezza in un settore cruciale per l’economia e per la pubblica amministrazione. Per tale motivo appare molto positivo il passaggio contenuto nella relazione di accompagnamento al ddl dove si legge che ‘la delega mira a restituire alle disposizioni codicistiche semplicità e chiarezza di linguaggio, nonché ragionevoli proporzioni dimensionali, limitando il più possibile nel testo i rinvii alla normazione secondaria’. Chiarezza e stabilità normativa nel campo dei contratti pubblici sono esigenze avvertita da tutte le amministrazioni, soprattutto da quelle di minore dimensione, con risorse umane molto ridotte”.

>> CONSULTA IL TESTO DELL’AUDIZIONE DELL’UNSCP.


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