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L’ok del Consiglio dei ministri al DEF 2019
Conti pubblici: “Confermati i programmi di Governo, nessuna nuova tassa e nessuna manovra correttiva”. Tutte le incognite tra “flat tax” e crescita zero

Si è svolta ieri sera, a Palazzo Chigi, la riunione del Consiglio dei Ministri n. 54 in cui è stato approvato il DEF 2019 (Documento di economia e finanza), il documento che contiene le previsioni sull’economica italiana dei prossimi anni, come stabilito dalla legge di contabilità e finanza pubblica (legge 31 dicembre 2009, n. 196).

DEF 2019: nessuna Manovra correttiva all’orizzonte

Il Cdm è stato preceduto da un lungo vertice di governo per trovare un compromesso sui numeri del documento e sulla “flat tax”. “Confermati i programmi di Governo, nessuna nuova tassa e nessuna manovra correttiva” si legge in una nota di Palazzo Chigi. Per quello che concerne i principali indicatori economici e di finanza pubblica “il 2018 si è chiuso con un incremento del Pil reale dello 0,9 per cento. Come conseguenza delle mutate condizioni interne ed esterne, la proiezione di crescita tendenziale per il 2019 è stata rivista, passando dall’1 allo 0,1 per cento”.
Il dato principale contenuto nel documento è la stima di crescita del PIL italiano, che si pensa salirà dello 0,2 per cento nel 2019, e dello 0,8 per cento nei tre anni successivi. Si tratta, come ampiamente previsto, di un netto passo indietro rispetto all’1 per cento previsto dal governo nei mesi scorsi. Il documento prevede anche il peggioramento del debito pubblico, che passerà dal 132,2 per cento del PIL al 132,7 per cento.

Flat tax

Il DEF esclude, per il momento, manovre correttive per coprire i programmi del Governo, e ribadisce che la “flat tax” si farà: dalle bozze che circolano del documento, la tassa dovrebbe riguardare però solo i ceti medi, come richiesto dal ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, e dovrebbe essere coperta grazie a tagli alle agevolazioni fiscali, evitando quindi un aumento dell’IVA.

Il DEF si compone di tre sezioni:
– sezione I: programma di stabilità dell’Italia;
– sezione II: analisi e tendenze di finanza pubblica;
– sezione III: programma nazionale di riforma (PNR).

Il DEF in sintesi

Il Documento, si legge nel comunicato stampa di Palazzo Chigi, “ripercorre i risultati conseguiti nei primi dieci mesi di attività del Governo e traccia le linee guida della politica di bilancio e di riforma che si intende attuare nel prossimo triennio. Il Governo, dopo aver realizzato il programma iniziale di riforma economica e sociale descritto nella Nota di aggiornamento del DEF 2018 e seppur in un contesto economico congiunturale profondamente cambiato e più complesso, caratterizzato da un marcato rallentamento della crescita europea e dal permanere di condizioni di bassa inflazione, conferma con il Documento gli obiettivi fondamentali della sua azione: ridurre progressivamente il gap di crescita con la media europea e, al contempo, il rapporto debito/pil. A tal fine, la strategia dell’Esecutivo ribadisce il ruolo degli investimenti pubblici come fattore fondamentale di crescita, innovazione, infrastrutturazione sociale e aumento di competitività del sistema produttivo; l’azione di riforma fiscale in progressiva attuazione di un sistema di flat tax come componente importante di un modello di crescita più bilanciato; il sostegno alle imprese impegnate nell’innovazione tecnologica e il rafforzamento contestuale della rete di protezione e inclusione sociale”.

>> CONSULTA IL TESTO DEL DEF 2019.

>> CONSULTA IL COMUNICATO INTEGRALE DI PALAZZO CHIGI.


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