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Vigile di prossimità, parte la sperimentazione in 15 Comuni toscani
ANCI: "Modello innovativo con la Regione per rispondere alla richiesta di sicurezza"

Fa capolino nella Regione Toscana la sperimentazione relativa ai “vigili di quartiere”, ben 80 in 15 comuni. E la Regione è pronta a sostenerne i costi per tre anni. Una spesa di 3 milioni ogni anno. Un modo per alzare la percezione di sicurezza nelle città, con pattuglie a piedi che, lavorando nelle strade e nei quartieri più “delicati”, opereranno nella realtà quotidiana e diventeranno punto di riferimento per i commercianti e deterrente per le persone poco oneste.

Vigile di prossimità: la sperimentazione in 15 Comuni toscani

L’idea era stata lanciata nei mesi scorsi, accanto alla richiesta di un innalzamento della dotazione organica delle forze dell’ordine, che risulta insufficiente anche in Toscana. I dettagli sono stati messi a punto dopo ottobre. Sono state trovate anche le risorse e ieri è arrivato il via libera dalla giunta toscana, che definisce l’elenco della città dove gli 80 vigili di quartiere, pagati dalla Regione, inizieranno ad operare: 15 Comuni dove, negli ultimi tre anni, più alto è stato l’indice di furti e rapine, reati legati al traffico di stupefacenti, violenze sessuali, minacce, lesioni e percosse. Il criterio di scelta concordato con ANCI ha riguardato infatti l’indice di delittuosità in rapporto al numero di abitanti equivalenti dei Comuni, cioè gli abitanti, gli spostamenti giornalieri in entrata e uscita e il numero di turisti. Sono stati considerati inoltre solo i comuni con un numero di abitanti equivalenti sopra 35mila: quelli sopra 55mila abitanti equivalenti avranno le risorse per impegnare due vigili di quartiere per tre turni e quelli tra 35mila e 55mila avranno le risorse per impegnare due vigili di quartiere per due turni.
“Il nostro progetto prevede un finanziamento per tre anni, dal 2019 al 2021, per l’assunzione a tempo indeterminato di personale di polizia municipale da destinare alla polizia di prossimità” spiega l’assessore alla presidenza e alla sicurezza della Toscana, Vittorio Bugli. Gli agenti dovranno svolgere esclusivamente questo servizio e trascorsi i primi tre anni i Comuni si impegnano a garantire la continuità del progetto, fino al 2023, sostenendone integralmente la spesa.

Le dichiarazioni dei vertici ANCI

“Il progetto per i vigili di prossimità rappresenta una grande opportunità – afferma il presidente di ANCI Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni – Un modello innovativo, di collaborazione fra le istituzioni, che viene incontro all’esigenza dei sindaci di dare risposte operative e concrete ai cittadini sul fronte della sicurezza. Abbiamo lavorato insieme alla Regione, per individuare i criteri più idonei a scegliere i luoghi della sperimentazione e siamo certi che i risultati non tarderanno a manifestarsi, anche grazie alla stretta collaborazione dei nostri agenti di polizia municipale con le altre forze dell’ordine”.
Un progetto interessante che può fungere da buona pratica anche per le altre Regioni Italiane.

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