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Niente cumulo di gettoni e indennità per l'assessore che ricopre in contemporanea il ruolo di consigliere in un altro Comune
Risulta da escludere che lo stesso soggetto, pur ricoprendo cariche diverse in due Enti, possa cumulare gli emolumenti ricevuti

di ENZO CUZZOLA

L’art. 82 del TUEL (decreto legislativo n. 267/2000) disciplina la delicata materia delle indennità da riconoscere agli amministratori locali nell’esercizio delle funzioni e dei gettoni di presenza per i consiglieri.
In passato il comma 5 del suddetto articolo consentiva il cumulo dell’indennità di funzione e dei gettoni di presenza quando la stessa persona ricopriva un mandato elettivo presso Enti diversi (ad esempio, assessore di un Comune e consigliere in un altro).
L’art. 2, comma 25, della legge n. 244/2007 (Legge Finanziaria 2008), tuttavia, ha abrogato tale comma: di conseguenza, secondo la Corte dei conti (delib. n. 145/2018 della sez. reg. di controllo per il Piemonte, richiamando sez. Lombardia, delib. n. 12/2008, n. 25/2008 e n. 166/2011; sez. Veneto, delib. n. 11/2008; sez. Sardegna, delib. n. 116/2010; sez. Calabria, delib. n. 664/2011; sez. Piemonte, delib. n. 361/2013), il suddetto cumulo non può più considerarsi legittimo e deve pertanto escludersi che lo stesso soggetto, pur ricoprendo cariche diverse in due Enti, possa cumulare gli emolumenti ricevuti, comunque denominati, e ciò sia nel caso in cui gli Enti abbiano natura diversa, sia nel caso in cui siano del medesimo tipo.


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