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Piccoli Comuni montani, due giorni della Montagna ad Aosta
Le dichiarazioni dei rappresentanti ANCI: "Un’opportunità per il Paese, soluzioni concrete per un effettivo rilancio ed una tutela reale dei nostri territori"

Si è chiusa ieri, ad Aosta, la “due giorni della Montagna” sulle tematiche di interesse specifico dei Piccoli Comuni montani, che ormai rivestono carattere di urgenza e di strategie mirate. Il tavolo di lavoro della Consulta Nazionale ANCI Piccoli Comuni e del Celva – Consorzio degli Enti locali della Valle d’Aosta, fa parte delle attività messe in campo dalla Associazione dei Comuni anche in vista dei prossimi incontri con gli altri componenti dei tavoli degli Stati Generali della Montagna promossi dal Ministro per Affari Regionali, Erika Stefani. L’incontro tra i rappresentanti del Celva e i componenti della Consulta Nazionale, provenienti da Regioni dove il tema montagna è particolarmente sentito, è stato finalizzato a far emergere sia le difficoltà vissute in gran parte dei territori montani, sia le possibili proposte per restituire un futuro di sviluppo a queste comunità.

Piccoli Comuni montani: le priorità da affrontare

“Il tema dei Comuni montani e della montagna in generale” ha spiegato Massimo Castelli, Coordinatore Nazionale ANCI Piccoli Comuni e Sindaco di Cerignale, “va inquadrato innanzitutto tenendo conto di un parametro, quello della marginalità, che può consentire di approdare a soluzioni concrete per un effettivo rilancio ed una tutela reale della gran parte dei nostri territori, a partire da quelli più disagiati”. “Una delle priorità che vanno affrontate, ma prima ancora pienamente comprese, a tutti i livelli di interlocuzione, per adottare politiche per la montagna realmente incisive e tra l’altro a costo zero” ha sottolineato Franco Manes, Presidente del Celva e Sindaco di Doues, “è la necessità urgente di operare una forte e capillare semplificazione delle centinaia di adempimenti, spesso privi di una qualsiasi utilità per i cittadini ma che impegnano il personale e gli Amministratori di un piccolo Comune, analogamente ad un grande centro urbano, in attività puramente burocratiche, con aggravio della qualità dei servizi offerti alle comunità locali”.

L’Agenda Controesodo

“Di tutto questo lavoro e di quello che anche in via telematica stiamo portando avanti con tutti i soggetti interessati, faremo una sintesi per produrre un documento di proposte ai tavoli degli Stati Generali della Montagna, sulla scia del lavoro fatto da ANCI con l’Agenda Controesodo che ha portato all’evidenza nazionale il tema dello spopolamento, in più occasioni opportunamente richiamato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come problema da affrontare per invertire il drammatico trend dell’abbandono di territori ricchi di risorse e identità irrinunciabili per il nostro Paese”, ha concluso Castelli.


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