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Nella PA calano gli sprechi ma sono necessarie più risorse
Settima edizione dell’Osservatorio IPSOS per ANCI Lombardia

Un Paese un po’ meno sprecono, l’Italia, in cui tuttavia resta una difficoltà cronica a reperire risorse finanziarie sufficienti a sostenere i progetti che risultano essere più rilevanti: welfare, in prima battuta, manutenzione di spazi pubblici e poi interventi più complessi di carattere infrastrutturale. Questo in estrema sintesi il dato che affiora con evidente chiarezza dalla settima edizione dell’Osservatorio IPSOS per ANCI Lombardia“Le opinioni dei cittadini e dei sindaci lombardi nel 2018”.
Numerose le tematiche approfondite, dalla crisi economica, alle previsioni di spesa e spese passate dei sindaci lombardi, fino all’opinione sugli sprechi nella Pubblica Amministrazione, Piccoli Comuni, autonomia e federalismo. A essere coinvolti nell’indagine, cittadini e sindaci lombardi: dal confronto delle loro risposte emerge un quadro completo e interessante di aspettative e capacità di fornire risposte, con una serie di indicazioni programmatiche per il futuro.

Le maggiori criticità segnalate

I sindaci lombardi segnalano come principale criticità nell’amministrazione del proprio Comune le risorse finanziarie (38%), seguita dalle risorse umane (15%), l’occupazione e l’economia (13%). Più lontane la gestione del territorio (5%) e la manutenzione delle strade e del verde (5%). Alla richiesta di dichiarare qual è il settore in cui sono maggiormente cresciuti gli investimenti la risposta converge sulle opere pubbliche per il 63%, sulla edilizia scolastica per il 57% e per la manutenzione nel 47% dei casi.

La crescita di richieste per i servizi sociali

Per quanto efficiente, il Comune si sente ancora in larga parte incapace di rispondere alle esigenze dei propri cittadini: la percentuale è passata dal 81% del 2011 al 73% del 2017, ma resta comunque molto alta. E non bastano, evidentemente, le misure straordinarie di sostegno attivate come sostegno ai cittadini (confermate nel 56% dei casi e attivate nel 2017 nell’11% dei casi). Le richieste di aiuto crescono, anche se in modo più contenuto e riguardano in particolare i servizi sociali. In questo scenario, la valutazione dei sindaci sulla legge di stabilità è migliorata in senso positivo: dal 17% del 2014 siamo passati al 40% del 2017, diviso tra 36% positiva e 4% molto positiva. Da segnalare l’inversione di questo trend per i piccoli comuni, con meno di 5mila abitanti.

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