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Pubblica Amministrazione: nuovo contratto per il comparto sicurezza e difesa
Ufficializzato dal ministro Madia l’accordo negoziale per il comparto relativo a forze armate e polizia. E il rinnovo per gli Enti locali a che punto è?

Mediante comunicato emesso il 26 gennaio 2018 il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione ha reso nota la chiusura positiva della trattativa per il rinnovo del contratto per il comparto sicurezza e difesa della PA. “450mila lavoratrici e lavoratori del comparto sicurezza e difesa della PA da oggi hanno un nuovo contratto. Uomini e donne che ogni giorno assicurano il controllo, la tutela e la sicurezza di tutti noi e dei nostri territori”. Ad annunciarlo il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia, dopo aver siglato insieme agli altri ministri competenti – Roberta Pinotti per la Difesa, Marco Minniti per gli Interni,  Andrea Orlando per la Giustizia con i sottosegretari Baretta  per l’Economia e Rughetti  con la delega del Governo per la trattativa – l’accordo negoziale riguardante il comparto sicurezza e difesa.

L’ok al rinnovo: ecco gli aumenti

“Erano 9 anni che non si faceva un contratto, credo sia un risultato molto importante. Si tratta di aumenti a regime, non una tantum: si va da 125 euro circa al mese per le forze armate e 132 per la polizia. A questo si aggiungono gli arretrati che arriveranno non appena i tempi tecnici lo permetteranno: circa 556 euro per la polizia e 517 per le forze armate” ha precisato Marianna Madia durante la conferenza stampa che, con i ministri Pinotti e Minniti, ha tenuto a Palazzo Chigi. “La Pubblica Amministrazione sono le forze dell’ordine e le forze armate, infermiere, insegnanti, medici. Lo dico – ha sottolineato il ministro nel chiudere il suo intervento – a tutti coloro che continuano ad animare demagogicamente il tema dei fannulloni, che nulla ha a che fare con la pubblica amministrazione, dove lavorano donne e uomini che si occupano dei temi fondamentali della nostra vita quotidiana”.

E il contratto per i dipendenti degli Enti Locali?

Nel frattempo viene ufficializzato il presidio a Roma per il 5 febbraio presso Palazzo Vidoni, sede del Ministero della Pubblica Amministrazione, e contemporaneamente in tutte le Regioni “per sollecitare il rinnovo dei contratti nazionali delle Funzioni locali e della Sanità”. A darne notizia sono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi, i quali, in una lettera al ministro Marianna Madia, chiedono in concomitanza con la giornata di mobilitazione di lunedì prossimo 5 febbraio un incontro sul tema rinnovi contrattuali.
Il confronto, infatti, scrivono i tre segretari generali, “con il quale vanno avanti le trattative, dopo aver acquisito una disponibilità delle autonomie locali a procedere celermente e avendo già predisposto l’atto integrativo con la quantificazione delle risorse per ciò che attiene le Funzioni locali e per la Sanità ad avere registrato la volontà di trovare soluzioni normative ed economiche compatibili con l’accordo del 30 novembre, sta subendo uno stallo a nostro avviso ingiustificato”.
Per tali ragioni, in concomitanza con il presidio di palazzo Vidoni di lunedì 5 febbraio dalle 10 alle 12, i segretari generali Sorrentino, Petriccioli e Librandi, chiedono al ministro Madia un incontro.


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