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Pensioni, Ape social: arriva la proroga al 2019?
Ultima offerta del Governo per frenare l’aumento dell’età a 67 anni. I sindacati: non basta

Fonte: La Stampa

L’ultima offerta che farà il Governo ai sindacati per cercare di chiudere un accordo sul delicato dossier pensioni prevede sia la proroga al 2019 dell’Ape social, sia un ammorbidimento dei requisiti per entrare a far parte della lista dei mestieri che verranno esentati dall’innalzamento dell’età della persone a 67 anni a partire dal 2019. I mestieri resteranno sempre i 15 indicati giovedì scorso (gli 11 gravosi già inseriti nell’Ape social più marittimi, addetti alla pesca, operai agricoli e siderurgici), ma recependo le obiezioni dei sindacati che contestavano la credibilità delle stime dell’esecutivo su questo intervento (15-20 mila beneficiari) i requisiti di accesso verranno allentati. In particolare prevedendo non più 36 anni di contributi, ma 30 o poco di più, e 7 anni sugli ultimi 10 (anziché 6 su 7) di impiego in una occupazione gravosa.
“Si tratta di un altro piccolo passo avanti, ma ancora non basta – commenta Domenico Proietti della Uil -. Occorre allargare di più la platea degli esentati, dare certezze sull’Ape social dopo che quest’anno ha dimostrato di non funzionare, e poi servono interventi sui giovani e le donne”.


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