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Legge elettorale alla prova definitiva del Parlamento
Sono cominciate ieri alla Camera dei deputati le votazioni in merito al Rosatellum-bis: ecco i documenti che illustrano il nuovo sistema

Sono cominciate ieri alla Camera dei deputati le votazioni in merito al Rosatellum-bis, la nuova legge elettorale su cui il Governo Gentiloni ha posto la questione di fiducia. Nella giornata di oggi è prevista la conclusione della votazione.  Si tratta della terza votazione di fiducia: previsti inoltre nella giornata di oggi la discussione sugli ordini del giorno e il voto finale sulla legge, che molto probabilmente sarà a scrutinio segreto (è sufficiente che lo chiedano 30 deputati).

Legge elettorale: i documenti di interesse

Forniamo di seguito 2 interessanti  documenti in cui si illustrano tutti gli elementi cardine della nuova legge elettorale che con tutta probabilità (e a scanso di imboscate) verrà utilizzata nella prossima tornata elettorale (primavera 2018). Si tratta di:
– Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica (con testo a fronte (10 ottobre);
– Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica – Elementi per l’Assemblea.

Gli elementi chiave del Rosatellum-bis

Il testo approvato dalla I Commissione al termine dell’esame in sede referente (A.C. 2352 A/R) delinea un sistema elettorale misto. L’assegnazione di 231 seggi alla Camera (cui si aggiunge 1 collegio in Valle d’Aosta) e di 109 seggi al Senato (cui si aggiungono 1 collegio in Valle d’Aosta e 6 collegi in Trentino-Alto Adige) è effettuata nei collegi uninominali con formula maggioritaria, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. L’assegnazione dei restanti seggi avviene, nell’ambito di collegi plurinominali, con metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che hanno superato le soglie di sbarramento: sono quindi
proclamati eletti in ciascun collegio plurinominale, nei limiti dei seggi ai quali ciascuna lista ha diritto, i candidati compresi nella lista del collegio, secondo l’ordine di presentazione.

Polemiche e bagarre dentro e fuori dal Parlamento

Piccolo riassunto della situazione in Parlamento: a favore della legge sono PD, Forza Italia, Lega Nord e partiti centristi della maggioranza. Contrari sono il Movimento 5 Stelle, MDP, Sinistra Italiana e Possibile, che protestano in particolare perché il Governo ha deciso di porre la fiducia. Il Movimento 5 Stelle ha manifestato ieri pomeriggio davanti alla Camera, mentre la sinistra lo ha fatto in serata dinnanzi al Pantheon. Ricordiamo che prima di entrare in vigore la legge dovrà essere approvata anche al Senato.
Tra le voci contrarie alla legge elettorale raccogliamo le parole di  Alfredo D’Attorre di Mdp-Articolo 1: “La fiducia sulla legge elettorale rappresenta un’altra macchia indelebile sulla storia di questa legislatura. Oggi il governo Gentiloni sta tradendo l’impegno e calpestando il voto del 4 dicembre che diceva che le regole fondamentali non possono essere ostaggio degli interessi di una parte. Tradendo quell’impegno Gentiloni oggi perde anche la faccia, Gentiloni non è presente in Aula perché la faccia non ce la mette in quanto avverte l’imbarazzo e l’incoerenza della sua scelta, e forse sappiamo chi è il mandante neppure troppo occulto di questa gravissima forzatura democratica”.


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