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Rinnovo contratto statali: ok all’atto di indirizzo ARAN
Gli obiettivi: semplificare salario accessorio, categorie professionali, regole Piccoli Comuni e gestioni associate

“La parola chiave di questo atto di indirizzo è semplificazione dei fondi e delle categorie professionali ad otto anni dall’ultimo contratto, facilitazioni per l’organizzazione dei Piccoli Comuni e le gestioni associate e valorizzazione di professionalità specifiche”: a dichiararlo è il presidente del Comitato di settore autonomie locali dell’ANCI, Umberto Di Primio, in occasione dell’approvazione da parte del comitato dell’atto di indirizzo all’ARAN per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale del comparto delle funzioni locali, avvenuta congiuntamente con il comitato di settore Regioni e Sanità.

Rinnovo contratto PA: lo stato delle cose

Fino a questo momento, nonostante la sentenza della Consulta che impone di sbloccare i contratti pubblici sia in Gazzetta Ufficiale dal luglio del 2015, il riavvio della macchina dei rinnovi, bloccata dal 2010, è rimasto sullo sfondo, anche perché era necessario definire le nuove regole del pubblico impiego in attuazione della Riforma Madia. Ma il momento è giunto: la disciplina normativa è sistemata, la decisione della Consulta non può essere lasciata inattuata e in primavera sarà tempo di elezioni politiche, oltre al rinnovo delle Rsu del pubblico impiego.

Valorizzare la professionalità di chi lavora nella PA

“Negli anni della sospensione dei rinnovi contrattuali del comparto pubblico – prosegue Di Primio – molte cose sono cambiate nei nostri Comuni: il blocco del turn over ha ridotto all’osso gli organici, le norme di coordinamento della finanza pubblica hanno introdotto regole severe per il controllo della spesa del personale, nel frattempo i compiti attribuiti ai Comuni si sono ampliati, si è avviata la stagione delle gestioni associate, sono stati attivati i processi di riordino istituzionale e del lavoro pubblico. Semplificare vuol dire quindi prima di tutto superare le distonie dovute alla lunga sospensione dei rinnovi contrattuali. Affermare e valorizzare la professionalità di chi lavora nelle nostre amministrazioni è possibile, ma occorre ridurre il carico di adempimenti procedurali e scrivere poche e chiare regole condivise. La semplificazione della disciplina dei fondi per il salario accessorio è da questo punto di vista emblematica. Ma il Comitato chiede anche individuare soluzioni organizzative utili ad agevolare i Comuni di minori dimensioni e le esperienze di gestione associata di servizi e funzioni di competenza comunale, di rafforzare la leva datoriale rivedendo istituti strategici come le posizioni organizzative, di aggiornare la disciplina relativa alle specifiche professionalità, come quelle della polizia locale”.


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