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In arrivo il decreto attuativo dell’intesa sul riordino del gioco d’azzardo
Il decreto sarà pronto nel mese di ottobre, annuncia il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta: più potere ai Comuni
L’accordo firmato lo scorso 7 settembre fra Stato e Regioni in materia di riordino del settore giochi “è stato molto positivo ed è un punto di partenza. È ora necessario tradurlo nel decreto che sarà pronto entro la fine del mese di ottobre, mentre entro fine anno partiranno i bandi per le nuove concessioni” Ad affermarlo è il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta. Come segnalato nelle scorse settimane su queste pagine, si tratta di un riordino che afferma il potere dei Comuni di stabilire orari di apertura delle sale e distanze minime da scuole, chiese e oratori.
Il sottosegretario, presente questa settimana all’evento di presentazione di uno studio (“Le regole del gioco”) curato da “The European House – Ambrosetti”, ha cercato anche di rassicurare gli operatori sul fatto che la traduzione di quell’intesa con gli Enti locali – che lascia a loro la possibilità di decidere su orari di chiusura e distanze delle sale giochi dai luoghi sensibili – non colpirà chi ha già investito e garantirà l’equilibrio sul territorio, “evitando la desertificazione oppure la creazione di piccole Las Vegas nelle città”.
Il riordino complessivo prevede in tre anni il dimezzamento (da 100mila a 55mila) dei punti gioco oltre al taglio del 35% delle macchinette presenti sul mercato (da 400mila a 265mila), tentando di piazzare una pietra miliare in un settore che ha sempre più bisogno di manutenzione e nuovi meccanismi di regolazione più semplici e capaci di stare dietro alle innovazioni tecnologiche. Tra le proposte emerse durante la presentazione anche quella di passare dalla tassazione sulla raccolta a quella sul margine, cioè al netto delle vincite pagate.
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