MAGGIOLI EDITORE - La Gazzetta degli Enti Locali


L’inefficienza della PA è più pesante dell’evasione
Un interessante studio della CGIA di Mestre delinea le dimensioni economiche dell’inefficienza della Pubblica Amministrazione italiana. Dati e spunti di riflessione

Attraverso comunicato del 14 agosto 2017 la CGIA di Mestre ha reso noto che il malfunzionamento della Pubblica Amministrazione italiana continua ad avere un impatto molto negativo sull’economia del Paese, frenandone in maniera rilevante la ripresa. E sebbene la comparazione presenti tutta una serie di limiti, si può in linea di massima affermare che l’incapacità, gli sprechi e la cattiva gestione della macchina dello Stato hanno una dimensione economica superiore al mancato gettito riconducibile all’evasione fiscale presente in Italia.
L’Ufficio studi della CGIA, per prima cosa, ha raccolto ed elencato le principali inefficienze della nostra macchina pubblica e i conseguenti effetti economici che queste criticità producono sul sistema economico italiano.
A scontare gli effetti negativi della cattiva gestione della PA è tutto il Paese – spiegano i vertici della CGIA  – anche se, in linea di massima, il Nord è la ripartizione geografica maggiormente penalizzato da questa situazione per almeno due ragioni. La prima, avendo un’economia molto orientata all’export, questi territori  avrebbero bisogno di contare su servizi e infrastrutture migliori per competere con maggiore successo nei mercati internazionali. La seconda, perché la propensione all’evasione fiscale del settentrione è nettamente inferiore che nel resto del Paese. Secondo i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, le regioni del Sud registrano livelli di intensità di evasione che sfiorano il 60%, vale a dire 60 centesimi di gettito evaso per ogni euro regolarmente versato, mentre la media del Nord è del 27%”.

>> CONSULTA LO STUDIO INTEGRALE DELLA CGIA DI MESTRE.


www.lagazzettadeglientilocali.it