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Mobilità sostenibile: necessario coinvolgimento di Comuni ed aree vaste
ANCI in audizione al Senato: “Approccio integrato e normativa innovativa con attenzione alle esigenze dei territori”

“Abbiamo ribadito la necessità di una governance complessiva dei temi della mobilità a partire dalle linee guida sui piani urbani di mobilità sostenibile che devono chiaramente coinvolgere non soltanto i Comuni capoluogo e i Comuni di dimensioni maggiori ma anche le aree vaste che attorno ad essi gravitano”. Si è espresso in questo modo l’assessore alla Progettazione e Sostenibilità urbana del Comune di Vicenza Antonio Marco Dalla Pozza che ha rappresentato la posizione dell’ANCI in tema di mobilità nel corso dell’audizione di ieri al Senato presso le Commissioni congiunte Lavori pubblici e Ambiente.

Mobilità sostenibile: una dotazione di risorse per i Comuni

“Risulta necessario un approccio metodologicamente di medio e lungo periodo – ha evidenziato Dalla Pozza – in modo tale da poter programmare per tempo gli investimenti, anche mediante una dotazione certa di risorse per i Comuni, sia a livello di mobilità individuale sia di mobilità collettiva, il tutto con un approccio che sia tecnologicamente neutro. Ad oggi, infatti, non soltanto l’elettrico rappresenta quella che è la necessità di innovazione nel campo della mobilità sostenibile – ha proseguito l’assessore vicentino – ma può essere rappresentata anche dal gas e dall’idrogeno e da tutte le tecnologie che si rendono disponibili per rendere sostenibile la mobilità di spostamento. Per l’Italia il mix di fonti rinnovabili come di combustibili è legato alla tipicità dei territori e delle relative risorse”.
A questa necessità si accompagna anche l’esigenza di un “un robusto apparato normativo anche questo innovativo nei confronti delle diverse branche del trasporto pubblico locale (Tpl), della mobilità individuale e condivisa e della mobilità dolce, affinché – ha rimarcato – a ciascun mezzo corrisponda la possibilità di muoversi in sicurezza e con mezzi che siano appunto sostenibili”.

L’approccio integrato

“Infine – ha concluso Dalla Pozza – serve approccio integrato anche per quanto riguarda le reti infrastrutturali in modo tale dare pari opportunità a tutti di sviluppo a partire da tutti i privati e aziende che stanno investendo in innovazione tecnologica e verso le quali ANCI guarda con favore. È infatti aperto da giugno un bando che mira a qualificare le migliori soluzioni innovative sviluppate, tarate sui fabbisogni delle amministrazioni, per favorire un efficace incontro tra domanda e offerta”.


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