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Gestioni associate e correzioni al TUEL: le proposte ANCI per la nuova governance degli Enti locali
Audizione alla Camera: soluzioni per far stare insieme i Comuni per migliori servizi

Gestioni associate dei Comuni e modifiche al Testo Unico Enti Locali: interessanti proposte affiorano dalle dichiarazioni di alcuni rappresentanti ANCI in questi giorni di luglio. “Interrompere le continue proroghe della norma che obbliga i Comuni alla gestione associata delle funzioni. Le gestioni associate vanno costruite sui bacini omogenei, ed è questo il principio che deve essere definitivamente ribadito dalle norme sulla materia. Il tutto all’interno di un quadro di riforma che include il mantenimento delle Province come enti di secondo grado”. La proposta dell’ANCI sulla nuova governance degli Enti locali è stata per l’appunto ribadita nella giornata di ieri dal delegato alle riforme istituzionali per l’ANCI Matteo Ricci, nel corso di un’audizione davanti alla commissione Affari costituzionali della Camera sulle proposte di modifica al Testo Unico degli Enti Locali (TUEL). Ricci auspica che “il Parlamento affronti finalmente la questione entro il prossimo dicembre”.

Elezioni sindaci

Riguardo le ulteriori proposte al vaglio della commissione, Ricci esprime l’accordo dell’ANCI sull’abbassamento al 40% della soglia per l’elezione del sindaco al primo turno, manifestando invece riserve sull’estensione del secondo turno anche ai Comuni tra i 10 e i 15mila abitanti. “Utili le correzioni che evitano la cosiddetta ‘anatra zoppa’, per assicurare quella governabilità massima che l’elezione diretta dei sindaci ha garantito al Paese: non dimentichiamoci – aggiunge Ricci – che l’elezione diretta del sindaco rimane una conquista democratica importante, che ha garantito governi stabili e alternanza”.

Ineleggibilità

Ricci sottolinea dunque la necessità di “modificare la disciplina della ineleggibilità, che non assicura l’esercizio del diritto di elettorato passivo e mette in crisi la continuità amministrativa. Sarebbe  opportuno prevedere il subentro del vice sindaco anche nel caso di dimissioni di un sindaco che si candida alle elezioni politiche: è una misura che eviterebbe lunghi commissariamenti. Ricordo infine – conclude Ricci – che per altri livelli di governo non viene prevista l’ineleggibilità, e che i parlamentari possono candidarsi alla carica di sindaco senza regole cosi rigide come quelle previste invece, nei casi inversi, per i primi cittadini”.


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