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L'edilizia resta al palo, i Comuni non spendono
L'ANCE prevede per quest'anno un aumento degli investimenti dello 0,2 % e un'occupazione in crescita dell'0,6

Fonte: La Repubblica

Se il Pil sta ripartendo, l’edilizia non se n’è ancora accorta. Le costruzioni non hanno agganciano la ripresa e questa volta non è solo questioni di fondi mancanti per il rilancio delle infrastrutture: anche dove ci sono, i soldi non vengono spesi. L’osservatorio dell’Ance (l’associazione dei costruttori) mettendo assieme i numeri del settore traccia il ritratto di un comparto stagnante. Se la Banca d’Italia e Confindustria rialzano le stime del Pil per l’anno in corso (1,4 e 1,3 per cento), l’Ance prevede che gli investimenti in edilizia pubblica nel 2017 crescano dello 0,2 per cento appena. Un po’ meglio le spese per riqualificazione (+ 0,5), male quelle per nuove abitazioni (- 1,5). Quanto alla occupazione, le previsioni sono di un aumento dello 0,6 per cento appena. Quota irrisoria se si pensa che negli anni della crisi, dal 2008 ad oggi, il settore ha perso 600 mila posti di lavoro.
La montagna e il topolino. Un po’ meglio, sottolinea l’Ance, il 2018, nno per il quale si prevede un aumento degli investimenti in costruzioni pari all’1,5%. Eppure sulla carta i soldi ci sarebbero. Le ultime manovre economiche…


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