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Il fratello non rinuncia all’appalto per i servizi funebri: neo sindaco deve lasciare l’incarico
L’amministrazione locale di Cantù ostaggio delle norme sul conflitto di interesse

Fonte: La Stampa

Cantù, la cittadina brianzola famosa in tutta Italia per la produzione di mobili, rischia di finire commissariata a causa di un appalto relativo alla fornitura di bare e altri servizi funebri. La vicenda ha per protagonista il nuovo sindaco Edgardo Arosio, ragioniere, leghista tutto d’un pezzo e «usato sicuro» del centrodestra alle ultime amministrative (era già stato eletto nel 1997), uscito vittorioso dal ballottaggio del 25 giugno contro una lista civica.  Stappato lo spumante e iniziate le trattative di rito con gli alleati di Forza Italia e Fratelli d’Italia sulla nuova giunta, Arosio si è trovato l’ufficio sbarrato dall’articolo 61 del Testo Unico degli Enti locali. La norma impedisce di ricoprire la carica di sindaco a chi ha parenti o affini fino al secondo grado che «coprano nelle rispettive amministrazioni il posto di appaltatore di lavori o di servizi comunali o provinciali o in qualunque modo loro fideiussore»…


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