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ANCI sul reddito di inclusione: “Riforma di portata storica"
Conferenza Unificata, le osservazioni sul decreto per il reddito di inclusione: "Ruolo determinante assegnato ai Comuni"

“La conclusione del percorso che porta alla definizione dei decreti attuativi sul reddito di inclusione va valutata in termini molto positivi, per il Paese, per i Comuni italiani e soprattutto per quelle persone che trarranno beneficio dalle nuove norme”. Ad affermarlo è il sindaco di Reggio Emilia e delegato nazionale ANCI per Welfare e Politiche sociali, Luca Vecchi dopo chele Regioni, nella Conferenza Unificata dello scorso 6 luglio, hanno espresso l’intesa sul decreto che introduce una misura nazionale di contrasto alla povertà. Nel corso della riunione è stato consegnato al Governo un documento, approvato dalla Conferenza delle Regioni con alcune raccomandazioni ed alcuni emendamenti al testo proposto.
“Da un lato – continua Vecchi – abbiamo una riforma di portata storica, considerato che prima d’ora mai in Italia si erano adottate misure strutturali sul tema della povertà in grado di incidere così in profondità a favore di persone in condizioni di disagio. D’altro lato, è stato riconosciuto ai Comuni un ruolo, determinante e di loro competenza, sia nella costruzione dell’impianto normativo, sia nella gestione diretta e quotidiana delle risorse da destinare, sul territorio, a coloro che sono nel bisogno, senza necessità di intermediazioni. I sindaci e i Comuni – prosegue Vecchi – hanno dunque nuovi strumenti per poter contrastare con efficacia le condizioni di disagio economico e sociale presenti nelle loro comunità, cioè nei nuclei sociali che essi stessi rappresentano e che conoscono profondamente, attuando politiche inclusive e azioni a favore di persone e famiglie in difficoltà”.

>> CONSULTA IL DOCUMENTO PRODOTTO IN CONFERENZA DELLE REGIONI.


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