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Il ruolo degli Enti locali nel percorso della ripresa economica
Le Considerazioni finali presentate dal Governatore della Banca d’Italia favoriscono alcune riflessioni costruttive per Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni

di PAOLA MORIGI

Il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha presentato come consuetudine il 31 maggio a Palazzo Koch le proprie Considerazioni finali al mondo bancario, agli investitori, ai rappresentanti politici. Si tratta di un’occasione per riflettere sui dati dell’economia, analizzare le tendenze in atto e le iniziative che sarà necessario intraprendere per ridare fiducia al nostro Paese, affrontando con adeguati strumenti una globalizzazione che alle volte sembra non essere stata colta per le implicazioni che va producendo.
Partendo dal ricordo di Carlo Azelio Ciampi – che fu Governare della Banca d’Italia dal 1979 al 1993 – e che si adoperò sempre per favorire non solo l’indipendenza dell’Istituto ma anche l’ingresso a pieno titolo del nostro Paese nell’Unione monetaria – il Governatore Visco ha richiamato alcuni dati relativi all’andamento dell’economia mondiale ed europea. Ha sottolineato il clima di ottimismo che prevale ora sui mercati finanziari mondiali (con un Pil cresciuto nel corso del 2016 del 3%) e nell’area che ha adottato l’euro come moneta (in questo caso l’incremento è stato all’incirca del 2%). L’Italia purtroppo, anche se sta superando la crisi economica del 2008, non registra le variazioni degli altri partner europei (solo un + 1%) e anche per il futuro si prevedono crescite, ma più basse rispetto alla media.
Si è passati poi ad analizzare i problemi del nostro Paese, anche per capire quali ostacoli si frappongono ad uno sviluppo più sostenuto.

Considerazioni Finali ed Enti locali: una visione d’insieme

Incide sicuramente l’enorme debito pubblico che si è andato ad accumulare nel corso degli anni e che in termini percentuali rappresenta all’incirca il 130% del Pil. Anche se in termini assoluti il debito pubblico non è variato dal 2008 ad oggi la caduta del Pil ha creato non pochi problemi ed ha “pesato”, alimentando l’incertezza sui mercati finanziari, incrementando lo spread con i titoli di altri Paesi europei e rendendo talvolta difficile la sottoscrizione dei Btp e dei Bot italiani.

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