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Rischio urne: sei riforme da non tradire
Provvedimenti che attendono di essere varati da anni sono vicinissimi alla meta: da approvare prima di andare alle urne. Il punto di vista di Mario Calabresi

Fonte: La Repubblica

di MARIO CALABRESI

Andiamo di corsa verso le elezioni accelerate, senza mostrare troppa preoccupazione di mettere in sicurezza i conti del Paese. Chi vuole portarci alle urne all’inizio dell’autunno ha innanzitutto il dovere di approvare la legge di stabilità prima dello scioglimento delle Camere. Pensare che la presentazione della manovra da parte del governo basti a proteggerci dalla speculazione e dai rischi dell’esercizio provvisorio è perlomeno pittoresco se non irresponsabile.
Ma non basta, per essere decoroso questo finale di legislatura dovrebbe evitare di buttare all’aria i provvedimenti che attendono di essere varati da anni e che sono ormai vicinissimi alla meta. Sono molti, dalle liberalizzazioni all’abolizione dei vitalizi. Ma ci sono soprattutto le leggi che riguardano i diritti dei cittadini, approvarle sarebbe un atto di sensibilità oltre che un segno di civiltà.
Ne abbiamo individuate sei a cui manca il voto finale e da oggi le ricorderemo tutti i giorni, affinché lettori ed elettori possano valutare i comportamenti delle varie forze politiche che si preparano a chiedere il loro voto….


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