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Ok definitivo alle modifiche al Testo Unico sul Pubblico Impiego
Il comunicato del Governo dopo il Cdm di venerdì scorso: le novità per le pubbliche amministrazioni in sintesi

Nel Consiglio dei ministri del 19 maggio 2017 è stato approvato in via definitiva il decreto legislativo avente ad oggetto “Modifiche e integrazioni al “Testo unico del pubblico impiego”, di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c), e), f), g), h), l), m), n), o), q), r), s) e z) della legge 7 agosto 2015, n.124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”.

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Modifiche al Testo Unico Pubblico impiego: le novità

In estrema sintesi vengono aggravate le sanzioni disciplinari per alcune ipotesi, ampliando le fattispecie per le quali si applica il licenziamento, mentre, per le infrazioni più lievi, il procedimento che punisce il dipendente rallenta il suo percorso, raddoppiandone i tempi. Emerge inoltre anche un cospicuo alleggerimento di responsabilità da parte dei dirigenti. E poi stop ai premi a pioggia, maggiori sanzioni per gli assenteisti del weekend lungo e licenziamento per chi per tre anni consecutivi ha una valutazione negativa. Il nuovo Testo Unico del Pubblico Impiego e il decreto sui premi di produttività sono stati finalmente approvati in via definitiva dal Consiglio dei ministri, con grande sollievo dei sindacati, che vedono ora spianata la strada per i nuovi contratti di lavoro e per la piena attuazione dell’accordo del 30 novembre.

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Cosa cambia per la PA in punti

Ecco di seguito i contenuti esplicitati dal Governo in fase di comunicato stampa con specifico riferimento alle modifiche al Testo Unico del Pubblico Impiego:

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