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Pubblica Amministrazione, la strada del futuro (e del presente): semplificazione e digitalizzazione
I risultati dell’inchiesta annuale realizzata da FPA, che ha coinvolto circa 1700 persone, per l’80% dipendenti pubblici: ecco le criticità e gli auspici segnalati dai dipendenti
La burocrazia all’interno degli ingranaggi della Pubblica Amministrazione continua ad essere un incubo di proporzioni immani. Mentre la semplificazione rimane un anelito ben lungi dall’essere concretamente raggiunto. Sono queste le conclusioni a cui è giunta l’inchiesta annuale realizzata da FPA, che ha coinvolto circa 1700 persone, per l’80% dipendenti pubblici.
L’inchiesta annuale realizzata da FPA, la società del Gruppo Digital 360, che da 26 anni favorisce l’incontro e la collaborazione tra Pubblica Amministrazione, imprese, mondo della ricerca e società civile, attraverso servizi di comunicazione, relazioni pubbliche, eventi, manifestazioni, ha intervistato gli stessi gli stessi dipendenti della Pubblica Amministrazione italiana: questi ultimi affermano che negli ultimi 5 anni la burocrazia è cresciuta. Di fatto essa si configura come un “atto di difesa” per il 62% del campione che ha partecipato all’inchiesta.
La burocrazia difensiva, come si legge nel report contenente l’inchiesta, si configura come quell’atteggiamento, comunissimo tra i dipendenti pubblici, per cui è solo non facendo che si evitano rischi. Dal punto di vista dei dipendenti pubblici, le nuove procedure per la semplificazione dei processi nella Pubblica Amministrazione non sempre sono riuscite a semplificare, anzi, alcune sembrano aver aumentato la complessità. In particolare, la complessità è aumentata per le misure anticorruzione (62,9%), le modalità di formalizzazione di contratti e incarichi (52,9%) e le nuove procedure d’acquisto (50,7%).
Secondo il 67% degli intervistati, inoltre, la causa principale del rallentamento dell’azione amministrativa va ricercato nell’eccessiva produzione di norme che si sovrappongono e generano “confusione e disorientamento”, tanto che per chi lavora nella PA è difficile comprendere il senso strategico del proprio lavoro (45,3%). Ciò comporta mancanza di motivazione per i lavoratori e anche un aumento della complessità delle procedure.
Tra le soluzioni suggerite dai dipendenti stessi per uscire da questo tunnel si allineano: scelta di dirigenti capaci basata sul merito e non sulla politica (ad affermarlo è il 50,7% del campione), sfoltimento delle norme (43,5%), maggiore digitalizzazione (41,9%).
Alla domanda “Come ne usciamo?”, i dipendenti pubblici hanno espresso queste risposte:
>> CONSULTA L’INCHIESTA REALIZZATA DA FPA.
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