MAGGIOLI EDITORE - La Gazzetta degli Enti Locali


Istituito dalla Funzione pubblica il Premio OpenGov Champion
Anche gli Enti locali possono candidarsi entro il 12 aprile prossimo e attivarsi per migliorare il coinvolgimento dei cittadini

di PAOLA MORIGI

Il Dipartimento della Funzione pubblica rende noto in questi giorni che ha istituito il Premio OpenGov Champion, in collaborazione con l’Open Government Forum (1), finalizzato a valorizzare nelle P.A. italiane l’adozione di politiche che si ispirano ai principi dell’”amministrazione aperta”.
A tal fine è stato predisposto un bando che potrà essere compilato e inoltrato entro il 12 aprile 2017, per dare visibilità alle amministrazioni che si stanno impegnando con azioni concrete a favore della trasparenza e del coinvolgimento dei cittadini.
L’obiettivo è quello di promuovere best practices in materia di trasparenza amministrativa, open data, strumenti di partecipazione, accountability, cittadinanza e competenze digitale. Del resto si è da poco conclusa la “Settimana dell’Amministrazione aperta” che ha interessato numerose P.A., scuole e università, ma anche imprese pubbliche, al fine di dimostrare quali potenzialità si celano dietro ai big data e alle informazioni che, se correttamente pubblicate nei siti istituzionali, possono consentire e rendere più facili analisi e ricerche mirate.
Il Premio OpenGov di cui stiamo parlando, al quale anche gli Enti locali che abbiano elaborato  esperienze meritevoli potranno partecipare, prevede la istituzione di una commissione che valuterà i progetti finalisti presentati  in relazione a tre tematiche:

  1. Trasparenza e Open data
  2. Partecipazione e accountability
  3. Cittadinanza e competenze digitali.

Il 18 aprile si pubblicherà l’elenco delle candidature pervenute e il 30 aprile saranno resi noti i 30 finalisti, 10 per ognuno dei tre premi. La scelta dei vincitori avverrà entro il 30 giugno 2017.
La domanda dovrà essere presentata esclusivamente per via telematica attraverso il sito www.open.gov.it/premio, seguendo le istruzioni indicate.
Esposti per sommi capi i contenuti del bando (2) va osservato però che lo stesso non rappresenta semplicemente una “vetrina” tesa a mettere in mostra le iniziative intraprese dall’Ente locale.
Nel corso di questi anni sono state numerose le normative che hanno disciplinato le informazioni che vanno poste nel sito istituzionale, attraverso la sezione Amministrazione trasparente, nella quale il d.lgs. n. 33/2013 e successive modifiche ha precisato che cosa deve essere inserito. Non basta però questo, ovvero l’adempimento formale alle prescrizioni normative (3).
Se l’Ente locale intende promuovere effettivamente il tema della trasparenza – che come sappiamo si rivela utile alle forze di minoranza che esercitano forme di controllo sull’operato di chi governa, ma anche alle associazioni di categoria, dei consumatori o ai privati cittadini – anche per contrastare e prevenire possibili forme di corruzione, è necessario che imposti la sua attività secondo le logiche del controllo interno e della rendicontazione continua (4).
Infatti il rischio che oggigiorno si corre è di seguire le logiche degli adempimenti formali, inserendo nella sezione Amministrazione trasparente migliaia di dati, nei quali anche consiglieri non sprovveduti o pubblicisti abituati al giornalismo d’inchiesta rischiano di perdersi.
Crediamo allora che il nuovo Premio istituito dalla Funzione pubblica, teso a favorire la diffusione di una serie di dati e la trasparenza nelle attività poste in essere dalle varie amministrazioni, debba essere l’occasione per migliorare i propri procedimenti e per impostare forme di rendicontazione diffusa.
Anche le normative che disciplinano i bilanci degli enti locali e la performance sono andate in questa direzione con il Piano degli indicatori e l’abitudine a corredare i rendiconti con l’analisi sui risultati effettivamente conseguiti.
Bisogna però fare di più, nel senso di favorire quel dialogo continuo con le varie tipologie di utenza, una maggiore “educazione digitale”, l’abitudine a spiegare le cose affinché il cittadino sia meno sprovveduto e, anche a fronte di un diniego della P.A., possa capire le ragioni che portano ad una determinata decisione.
In questo modo molti più Enti locali avranno le carte in regola per partecipare alla selezione del Premio  OpenGov Champion o per creare le condizioni affinché ci si possa candidare negli anni futuri. Partecipare a tali iniziative, anche se non si vince, è comunque l’occasione per fare benchmarking, andando a confrontarsi con esperienze più avanzate avviate da altri.

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NOTE

(1) L’Open Government Forum (OGP) è un Forum costituito nell’ambito dell’Ocse, che  intende promuovere la trasparenza dei Governi e delle P.A. attraverso la partecipazione attiva di cittadini, associazioni di categoria, imprese. Per maggiori dettagli si rinvia a www.opengovernmentforum.it e a www.oecd.org.
(2) Per approfondimenti sul tema facciamo rinvio al sito www.funzionepubblica.gov.it, che riporta anche i dati di sintesi sulla “Settimana dell’Amministrazione aperta” svoltasi dal 4 all’11 marzo 2017.
(3) Va ricordato che il d.lgs. n. 33/2013 è stato emanato in attuazione della “legge Severino” (l. n. 190/2012) sul tema della corruzione e sulle misure tese a cercare di prevenirla.
(4) Si tratta di tematiche che abbiamo sviluppato nel nostro Il nuovo controllo di gestione negli Enti locali, Rimini, Maggioli Editore, 2017, X ed.ne, a cui facciamo rinvio.

 


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