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Abrogazione voucher: cosa accade ora?
Il dossier illustrativo del Servizio studi della Camera

Dopo la pubblicazione del decreto legge 17 marzo 2017, n. 25, recante “Disposizioni urgenti per l’abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio nonché per la modifica delle disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti” sulla Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 64 del 17 marzo 2017), viene pubblicato il dossier illustrativo in materia a cura del Servizio studi della Camera dei deputati.

>> CONSULTA IL TESTO DEL DOSSIER ILLUSTRATIVO.

All’interno del dossier si legge: “Si ricorda che la Corte costituzionale l’11 gennaio 2017 ha dichiarato ammissibile la richiesta di referendum popolare per l’abrogazione della normativa vigente in materia di lavoro accessorio (cd. voucher) (articoli 48-50 del d.lgs. 81/2015, adottato in attuazione del cd. Jobs Act) e per l’abrogazione delle disposizioni limitative della responsabilità solidale tra committente e appaltatore in materia di appalti (articolo 29, comma 2, del d.lgs. n. 276/2003).
Obiettivi dei richiamati referendum sono, quindi, quello di escludere dall’ordinamento il lavoro accessorio e quello di prevedere una piena responsabilità solidale tra committente e appaltatore, non limitabile da parte della contrattazione collettiva ed estesa, in sede giudiziale, anche alla fase esecutiva.
Le disposizioni contenute nel decreto legge realizzano un effetto abrogativo analogo a quello che discenderebbe dall’abrogazione referendaria, con l’unica differenza che l’articolo 1, comma 2, prevede anche una disciplina transitoria sull’utilizzabilità (fino al 31 dicembre 2017) dei voucher richiesti entro l’entrata in vigore del decreto-legge (17 marzo 2017)”.

Voucher: cosa accade da qui alla fine del 2017?

Nel frattempo affiorano novità in merito all’utilizzo dei voucher lavoro per il 2017: fino al prossimo 31 dicembre, dovrebbero valere gli obblighi di comunicazione preventiva e le sanzioni per chi non rispetta le regole. A stabilirlo è una nota del Ministero del Lavoro.
Il Governo ha pertanto intenzione di annullare quanto incautamente previsto dal decreto legge n. 25/2017, che ha abrogato i voucher dal 2018 e permesso l’uso fino alla fine dell’anno senza regolamentazioni di quelli già acquistati. Ma, in assenza di una legge che ripristini ufficialmente le regole del 2016, la questione potrebbe non essere così semplice.

Leggi anche l’articolo Voucher: quali norme applicare fino alla fine del 2017?

Quali regole usare nel periodo transitorio?

I voucher, dunque, sono stati ufficialmente aboliti tramite decreto. La misura entrerà però in vigore il 1° gennaio 2018, mentre fino al 31 dicembre sarà ancora possibile usare i buoni per retribuire il lavoro occasionale. Ma a quali condizioni? Innanzitutto, i committenti non potranno utilizzare tutti i voucher, ma solo quelli già acquistati alla data del 17 marzo. Ma con quali regole? Quelle in vigore fino a prima del decreto di abrogazione? Non esattamente, almeno fino a un’eventuale modifica del decreto.
Il decreto legge n. 25/2017 infatti, probabilmente proprio nella fretta di abolire i voucher per evitare il referendum, si è “dimenticato” di prorogare fino a dicembre le regole per l’utilizzo dei buoni introdotte dal decreto correttivo del Jobs Act n.185/2016. Risultato? Dal 17 marzo si possono utilizzare i voucher già comprati ma non c’è obbligo di comunicare preventivamente i dati e non si rischiano sanzioni. Questo, almeno, è quello che dice la legge.
Il Ministero del Lavoro ha quindi pubblicato ieri una nota sul proprio sito internet nella quale si legge che l’utilizzo dei voucher dovrà essere effettuato “nel rispetto delle disposizioni in materia di lavoro accessorio” già previste. Si corre dunque ai ripari, ma probabilmente una nota non basterà.


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