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Aiuti in cambio di voti, arrestati sindaco e vicesindaca
Il primo cittadino era stato eletto nel 2013 con  una vittoria schiacciante: 73,52%

Fonte: La Repubblica

Il sindaco e la vicesindaca del comune di Palau sono stati arrestati con l’accusa di aver promesso aiuti in cambio di voti. La guardia di finanza di Olbia, su disposizione del gip del Tribunale di Tempio Pausania, Elisabetta Carta, ha eseguito nelle prime ore del mattino due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti del sindaco Francesco Pala e del vicesindaco Maria Piera Pes. Risultano indagate anche altre persone delle quali però non sono state fornite le generalità. L’indagine si è svolta nei confronti dell’ente locale, dopo la segnalazione di una dipendente che ha denunciato anomalie nella gestione della macchina amministrativa comunale. Le fiamme gialle, coordinate dalla procura della Repubblica di Tempio Pausania, hanno dunque iniziato i controlli che si sono conclusi con le perquisizioni di oggi.

L’inchiesta, secondo quanto trapela dagli ambienti investigativi, riguarderebbe nuovi e vecchi incarichi assegnati in cambio di aiuti e attività di carattere elettorale. Pala (Lista civica-Progetto insieme) , 52 anni, titolare di un’azienda agricola, era stato eletto sindaco alla fine di maggio del 2013. Aveva ottenuto una vittoria schiacciante, con il 73,52% dei voti, rispetto allo sfidante, Piero Cuccu. Maria Piera Pes, 56 anni, vice sindaco e assessore al Turismo, gestisce un’agenzia immobiliare a Palau. Per tutti, l’ipotesi di reato contestato è l’induzione indebita a dare o promettere utilità che punisce il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che, abusando dei suoi poteri, induce a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità…


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