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L’Upi al Governo Gentiloni: “Senza un decreto legge a rischio servizi per la sicurezza dei cittadini”
I rappresentati delle Province: “Necessario aprire da subito un confronto franco con il nuovo Governo”

Si è svolta la scorsa settimana la riunione del Comitato direttivo delle Province italiane a Roma, al fine di effettuare le prime valutazioni sul post referendum e analizzare lo stato dei bilanci degli enti. Ecco cosa è emerso dall’incontro, in un momento piuttosto delicato per gli Enti locali e nello specifico per le Province (leggi in proposito l’articolo di Riccardo Nobile nella sezione Analisi).
“Il nuovo Governo deve porre tra le priorità il varo di un decreto legge per risolvere l’emergenza bilanci delle Province e delle Città metropolitane che, dopo il referendum, continuano a dover assicurare alle comunità servizi da cui dipende la sicurezza stessa dei cittadini”.

Il concetto viene confermato all’interno del documento approvato dal Comitato Direttivo delle Province italiane. La richiesta principale dei Sindaci Presidenti di Provincia si sostanzia nell’azzeramento della manovra aggiuntiva per il 2017 attraverso il riparto del fondo per gli enti territoriali previsto dalla Legge di Bilancio con l’assegnazione alle Province di 650 milioni e 250 milioni alle Città metropolitane e l’implementazione delle risorse destinate a finanziare gli interventi di messa in sicurezza e gestione di 130 mila chilometri di strade, di 5100 scuole superiori e per le politiche di contrasto al dissesto idrogeologico.

Intendiamo aprire da subito un confronto franco con il nuovo Governo – ha detto il Presidente dell’Upi Achille Variati al termine della riunione – per arrivare nel più breve tempo possibile ad una soluzione. Abbiamo urgenze da rispettare, come i piani neve o il riscaldamento delle scuole: temi che devono essere considerati prioritari., e su cui l’attenzione delle istituzioni deve essere massima, perché si tratta di garantire la sicurezza dei cittadini. Tanto più ora che il referendum ha sgombrato dal dibattito le questioni legate all’assetto delle Province e le ha confermate tra le istituzioni costitutive della Repubblica”.


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