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Il Decreto Fiscale è legge
Un sintetico estratto dal resoconto del Senato in merito

Con 162 voti favorevoli, 86 voti contrari e un’astensione, l’Assemblea del Senato ha rinnovato, nella tarda mattinata di ieri, la fiducia al Governo, approvando definitivamente il ddl n. 2595 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193 (c.d. Decreto Fiscale), recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili. È pertanto giunta la conversione in legge del decreto collegato alla Manovra di bilancio per il 2017.

Ecco un sintetico estratto dal resoconto del Senato in merito:
“Il Capo I, riguardante misure urgenti in materia di riscossione, dispone, a decorrere dal 1° luglio 2017, lo scioglimento di Equitalia e l’istituzione dell’Agenzia delle entrate Riscossione, quale ente pubblico economico sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del Ministro dell’economia e delle finanze. Il Capo II reca misure urgenti in materia fiscale. In particolare, l’articolo 4 prevede per i soggetti passivi IVA l’abrogazione dello spesometro (comunicazione dell’elenco clienti e fornitori) e l’introduzione di due nuovi adempimenti da effettuare telematicamente ogni tre mesi: la comunicazione analitica dei dati delle fatture emesse e ricevute; la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA. L’articolo 7 riapre i termini per la procedura di collaborazione volontaria (voluntary disclosure) fino al 31 luglio 2017. L’articolo 7-bis abolisce gli studi di settore che sono sostituiti con indici sintetici di affidabilità fiscale. Il Capo III riguarda il finanziamento di esigenze indifferibili (Fondo occupazione, missione in Libia, investimenti nella rete ferroviaria, accoglienza dei migranti, fondo per le PMI, tax credit per il cinema). In particolare, l’articolo 8 dispone l’incremento, per l’anno 2016, del Fondo sociale per occupazione e formazione nella misura di 592,6 milioni di euro, anche ai fini del finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. L’articolo 9 autorizza fino al 31 dicembre 2016 la somma di 17.388.000 euro per l’operazione di supporto sanitario in Libia. L’articolo 10 conferma l’autorizzazione alla spesa di 320 milioni di euro per le infrastrutture ferroviarie. L’articolo 12 incrementa di 600 milioni di euro per l’anno 2016 le spese inerenti l’accoglienza per stranieri. Il Capo IV riguarda la copertura finanziaria e l’entrata in vigore del decreto. (…).
Le opposizioni hanno evidenziato la natura ingannevole di un decreto disomogeneo e privo dei requisiti di necessità e urgenza, che serve al Governo per fare cassa e finanziare misure volte a catturare consenso nella campagna referendaria. A dispetto della propaganda, Equitalia non scompare ma cambia nome: le funzioni e il personale dipendente sono trasferiti, senza modificare modalità operative e sistema sanzionatorio, all’Agenzia di riscossione, che avrà poteri più pervasivi di accesso ai dati per rendere più facili i pignoramenti. La riapertura dei termini della voluntary disclosure è un condono; le norme sulla cosiddetta rottamazione delle cartelle non fanno distinzioni tra grandi evasori e contribuenti in difficoltà; le disposizioni sulle partite Iva introducono nuovi e più complicati adempimenti. Il decreto-legge è stato convertito in tempi rapidissimi, a dimostrazione del fatto che il bicameralismo non è un problema e il suo superamento è un alibi per indebolire la democrazia”.

Durante il passaggio parlamentare, il testo del provvedimento ha subito numerose modifiche con riferimento ai seguenti temi.
– Soppressione di Equitalia e istituzione di Agenzia delle entrate-Riscossione (articolo 1)
– Disposizioni in materia di riscossione locale (articolo 2)
– Modalità di versamento spontaneo delle entrate tributarie degli enti locali (articolo 2-bis)
– Potenziamento della riscossione (articolo 3)
– Misure per il recupero dell’evasione (articolo 4)
– Comunicazione analitica dei dati delle fatture emesse e ricevute
– Comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche Iva
– Dichiarazione integrativa a favore e ravvedimento (articolo 5)
– Definizione agevolata (articolo 6)
– Rappresentanza e assistenza dei contribuenti (articolo 6-bis)
– Definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti locali (articolo 6-ter)
– Riapertura dei termini della procedura di collaborazione volontaria (articolo 7)
– Introduzione degli indici sintetici di affidabilità (articolo 7-bis)
– Disposizioni in materia di semplificazione fiscale (articolo 7-quater)
– Determinazione del reddito di lavoratori in trasferta e trasfertisti (articolo 7-quinquies).

PER APPROFONDIRE LE NOVITA’ CONTENUTE NEL TESTO

>> Consulta la nota e la scheda di lettura redatte presso il Senato.

>> Consulta il Dossier della Camera dei deputati 11 novembre 2016.

>> Consulta il Documento ANCI 11 novembre 2016 contenente l’estrapolazione delle norme di interesse dei Comuni.


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